Netflix conferma lo stop alla condivisione della password (in maniera gratuita) fuori dal nucleo familiare. Si attendeva lo stop agli account condivisi nel 2023 e molti credevano sarebbe avvenuto proprio a partire da gennaio. L’annuncio, giunto ad ottobre 2022, non aveva però fornito una data specifica per la nuova politica della password condivisa.
Lo stop di Netflix agli account condivisi: ecco come funzionerà coi pagamenti
Arriva in questi giorni la dichiarazione del colosso dello streaming su un’ipotetica data a marzo. L’attesa è dovuta ai preparativi che Netflix sta aggiustando per fornire alternative alla condivisione gratuita della password. Anche l’azienda sa infatti che un simile cambiamento è enorme per gli spettatori e il rischio è quelli di scontentarli. Dopotutto il 2022 non è stato un anno semplice per l’azienda, con la perdita di abbonati e di guadagni.
La fine dell’anno 2022 si è conclusa invece per il meglio, sicuramente anche grazie agli show che hanno riportato molti utenti sulla piattaforma, come il docufilm su Harry e Meghan, la serie televisiva della famiglia Addams Mercoledì (di cui è stata annunciata la seconda stagione) e il ritorno di una serie animata molto apprezzata come Rick e Morty. A ottobre 2022 Netflix annunciato la fine degli account condivisi.
Cosa cambia con il 2023 per gli account condivisi?
Infatti il comportamento, sempre più comune, è stato alimentato dalla mancanza di controlli. Il risultato è stato l’abuso della condivisione della password tra parenti, amici e conoscenti. La nuova politica rigida nei confronti della condivisione della password per gli account è quindi dovuta a un eccesso di pubblico non pagante, che secondo le stime è di circa 100 milioni di persone. Questo dato, unito ai 200 mila abbonati in meno nel primo trimestre dello scorso anno ,hanno fatto sì che Netflix si trovasse in una situazione “difficile”.
Nei termini di utilizzo Netflix non permette la condivisione della password, ma nel tempo questa è diventata una pratica piuttosto comune. Tanto comune che la stessa azienda ha deciso di prendersi del tempo per trovare delle alternative per il proprio pubblico, per esempio attraverso la possibilità di abbonamenti specifici grazie una piccola cifra extra. La paura è che una simile decisione possa spostare del tutto l’attenzione del pubblico su un altro tipo di abbonamento, come quello di Disney+ che permette l’accesso su 10 dispositivi non per forza all’interno dello stesso nucleo familiare o Prime video che ha un limite di condivisione contemporanea di 3 schermi e permette di effettuare l’accesso con lo stesso account su diversi dispositivi.
Come saranno i pagamenti?
L’annuncio di ottobre aveva subito fatto nascere le polemiche contro la piattaforma e in molti credevano che già da gennaio 2023 sarebbero cambiate le regole della piattaforme e sono corsi ai ripari, non senza lamentele. Netflix ci tiene però a specificare che la data non è ancora certa, ma che molto probabilmente il passaggio potrebbe avvenire entro marzo 2023. Nel frattempo, come accennato nel paragrafo precedente, l’azienda sta pensando a delle funzionalità aggiuntive per migliorare l’esperienza di Netflix con un piccolo extra.
Il modello è già stato presentato in alcuni paesi, dove per aggiungere dei sotto-account è richiesto un supplemento di 2,99 dollari al mese. Tale scelta serve ad aggiungere nuove “case”, quindi profili al proprio account personale con cui condividere l’abbonamento. Tra le diverse alternative ci sarà anche l’abbonamento più economico di sempre (5 euro in Europa e 7 dollari negli Stati Uniti) per incentivare l’acquisto di un abbonamento autonomo.