Morto Gianni Cavina. L’attore è scomparso questa notte a Bologna dopo una lunga malattia. Amatissimo dal pubblico, era uno degli attori cult di Pupi Avati. Ed è stato il fratello del regista, Antonio, produttore e sceneggiatore di moltissimi film di Avati, ad annunciare la morte di Cavina.
“Questa mattina all’alba la moglie di Gianni – ha dichiarato Antonio Avati – ci ha comunicato questa bruttissima notizia. Gianni era malato ma nonostante questo era riuscito ad affrontare le riprese di ‘Dante’. Lì ha interpretato il ruolo del notaio Pietro Giardino”. La carriera di Gianni Cavina è costellata di successi e momenti felici. Con Pupi Avati, nel 1997, ha vinto il Nastro d’argento come migliore attore non protagonista per il film ‘Festival’.
Morto Gianni Cavina: le parole di Antonio Avati
“Lui era davvero un attore completo, che sapeva passare dalle parti più comiche ed esagerate fino ai ruoli molto sentiti e importanti – ha detto Antonio Avati – Queste qualità le ha dimostrate sia nei film girati con noi che in quelli di altri importanti registi, come Luigi Comencini a Marco Bellocchio. In particolare spero che venga mandato in onda un film molto bello per ricordare Gianni. E’ ‘Il signor Diavolo’, e lì lui interpreta un ruolo molto bello”.
Gianni Cavina aveva iniziato la sua carriera nel teatro, poi era passato al cinema, dove aveva esordito nel 1968 con il film Flashback di Andreassi.
Il suo talento viene notato subito e negli anni settanta, grazie all’incontro con Pupi Avati, inizia una carriera sfolgorante. Il primo film con Avati è Thomas – Gli indemoniati. Seguono poi Balsamus, l’uomo di Satana e La mazurka del barone della santa e del fico fiorone, con Paolo Villaggio e Ugo Tognazzi.
Ma recita anche con Alberto Sordi e Stefania Sandrelli, viene diretto dal Luigi Comencini e la sua popolarità è alle stelle. Negli anni ’80 la sua popolarità è alle stelle: uno dei film sul è sicuramente Regalo di Natale uscito nel 1986. La partita a poker tra Abatantuono Haber, Delle Piane ed Eastman resterà negli annali del cinema. L’anno dopo prese parte in Festival.
Per la televisione fu protagonista de L’ispettore Sarti, una serie tv girata a Bologna. Gli ascolti furono altissimi, con più di 4 milioni di spettatori a serata.