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Mino Damato, chi era, come è morto, trasmissioni, moglie e figli del giornalista

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Mino Damato

Mino Damato, giornalista e conduttore televisivo, è morto il 16 luglio 2010 a l’Ospedale San Bortolo di Vicenza, all’età di 73 anni. Era nato a Napoli nel 1937. Il suo vero nome era Erasmo, ma fin da piccolo tutti lo avevano chiamato Mino e con quel nome si era fatto conoscere anche nell’ambiente professionale. Oggi verrà ricordato nella trasmissione “Oggi è un altro giorno”, condotta da Serena Bortone”. Proviamo a conoscere meglio questo giornalista pacato ma deciso che, negli anni, si era fatto conoscere per il suo impegno anche nella politica e nel sociale.

Mino Damato, la carriera

Ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1965, nella rivista musicale “Big”. Poi è arrivato alla Rai nel 1968, a 31 anni, dove aveva iniziato nella redazione del TG1. Successivamente era stato inviato di guerra in zone calde, come il Vietnam e la Cambogia. Tornato in Italia, era diventato conduttore, ma anche autore, di trasmissioni di successo. Tra queste non si possono non citare “In viaggio tra le stelle” e “Italia Sera”, con Enrica Bonaccorti. Tra le trasmissioni da lui condotte, invece, ricordiamo “Domenica In”, insieme a Elisabetta Gardini e al trio comico Lopez-Marchesini-Solenghi nell’edizione 1985-86. Oltre che per la Rai, Mino Damato ha lavorato per Telemontecarlo e per Mediaset. 

Ma Damato non era impegnato solo sul fronte del giornalismo. Dopo una lunga carriera, ha lasciato la tv agli inizi degli anni ’90 e ha aperto la fondazione “Bambini in emergenza”, creata per aiutare i bimbi affetti da AIDS. Ebbe anche una parentesi politica, a partire dalla fine degli anni ’90, quando si candidò al Parlamento europeo con Alleanza nazionale, risultando il primo dei non eletti. Nel 2000 fu eletto nel Consiglio regionale del Lazio, ma poi passò al gruppo misto. Alle elezioni del 2005, con Forza Italia, non fu eletto.

Mino Damato e i carboni ardenti

Mino Damato nella sua carriera ha fatto tantissime cose importanti. Eppure è ricordato, spesso, per una delle cose più “banali”. Ovvero la camminata sui carboni ardenti. Si trattava di un esperimento fatto durante una delle puntate di Domenica In. Il conduttore esce dallo studio, si toglie scarpe e calzini, si alza i pantaloni e dimostra di riuscire a camminare sulle braci, uscendone indenne. La sua concentrazione gli permette di superare la sfida. È questa la bravura del giornalista: bisogna credere in quel che si fa, per poterlo fare.

Nascono le parodie, a partire da Striscia la notizia, con Ezio Greggio che inizia a chiamarlo Mino D’Amianto. Ma la professionalità di Mino Damato non viene messa in dubbio.

Mino Damato

Mino Damato, la moglie Silvia Saini e i figli Andrea e Donatella

Mino Damato è stato sposato con Silvia Saini. Il loro è stato un matrimonio felice e la moglie gli è stata accanto fino all’ultimo giorno. La coppia ha avuto due figli, Andrea e Donatella. Aveva anche una terza figlia, adottiva, conosciuta grazie al suo impegno verso i bambini malati di Aids. La bimba, Andreia, ha avuto però una vita breve. Quando è morta la bambina è stata sepolta nella stessa tomba del padre adottivo, nel cimitero acattolico degli Inglesi a Testaccio.

La notizia della morte del giornalista è stata comunicata dalla famiglia solo due giorni dopo il decesso, attraverso un messaggio pubblico, ma pieno di calore. “Mino era un uomo che guardava in alto cercando la sua luna senza fare come quelli che si fissano il dito ha vissuto da esploratore e pioniere mediatico, scientifico e anche politico e si è esposto al giudizio e alle critiche. Ha sempre indicato una strada davanti a sé. Non tutti hanno avuto il coraggio di seguirla. La sua solitudine è stata un segno distintivo di questi tempi aridi. Per Mino e per tutti quelli che gli vogliono bene, questo viaggio non avrà mai fine”.

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