Se siete appassionati di giochi di carte e di quiz televisivi, forse ricorderete il Mercante in Fiera, il game show che ha fatto divertire i telespettatori di Italia 1 per due edizioni nel 2006. Il programma, ispirato all’omonimo gioco di società, vedeva come conduttore Pino Insegno, affiancato dalla gatta nera Ainett Stephens, che metteva alla prova i concorrenti con domande di cultura generale e carte da scoprire. Dopo 15 anni di assenza dal piccolo schermo, il Mercante in Fiera è pronto a tornare, ma questa volta su Rai 2. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul ritorno del gioco e del suo carismatico presentatore.
Pino Insegno: il ritorno in Rai con due programmi
Pino Insegno è uno dei volti più noti e apprezzati della televisione italiana, grazie alla sua versatilità come attore, doppiatore e conduttore. Il 63enne romano ha una lunga carriera alle spalle, che lo ha visto protagonista di fiction, film, spettacoli teatrali e programmi tv di successo, come Quelli che il calcio, La sai l’ultima?. Insegno è anche un grande appassionato di giochi di carte e da tavolo; proprio questa sua passione lo ha portato a condurre nel 2006 il Mercante in Fiera su Italia 1, un programma che ha riscosso un buon riscontro di pubblico e critica.
Dopo alcuni anni lontano dalla Rai, dove ha condotto l’ultima volta Domenica In nel 2015 insieme a Paola Perego, Insegno è pronto a tornare nella tv pubblica con due importanti impegni. Il primo sarà proprio il Mercante in Fiera su Rai 2, che dovrebbe andare in onda a partire da settembre nell’access prime time, poco prima del Tg2. Il secondo sarà la conduzione de L’Eredità su Rai 1, il quiz preserale che ha lasciato Flavio Insinna dopo cinque edizioni. Insegno prenderà il suo posto a partire da gennaio 2024, con la speranza di rilanciare il programma e contrastare la concorrenza di Avanti un altro! su Canale 5.
Il Mercante in Fiera: un gioco tra carte e domande
Il Mercante in Fiera è un gioco che si ispira a un antico gioco di carte del Settecento. Il gioco ha due mazzi di 40 carte, uno per il conduttore che fa il mercante e uno per i concorrenti che fanno i compratori. Il mercante mostra le sue carte una dopo l’altra e i compratori devono dire se la prossima sarà più grande o più piccola della precedente. Se azzeccano, possono andare avanti o fermarsi e prendere il premio legato alla carta. Se sbagliano, perdono tutto.
Le carte hanno valori diversi in base al seme e alla figura. Le più forti sono i re (10 punti), poi le regine (9 punti), i fanti (8 punti) e gli assi (7 punti). Le altre valgono il loro numero (da 2 a 6 punti). I cuori valgono il doppio degli altri semi (per esempio, un re di cuori vale 20 punti). Ci sono anche delle carte speciali che cambiano il gioco. La carta del mercante fa scambiare il mazzo al concorrente. La carta della gatta nera fa saltare il turno al concorrente. La carta del jolly fa scegliere al concorrente una carta a suo piacimento. La carta del re di denari vale 100 punti e porta il concorrente alla finale.
La finale si gioca tra i due concorrenti che hanno fatto più punti nelle manche precedenti. I due finalisti devono rispondere a delle domande di cultura generale, con tre opzioni di risposta. Ogni risposta giusta vale 10 punti, ogni risposta sbagliata ne toglie 5. Chi arriva per primo a 100 punti vince il gioco e si porta a casa il montepremi finale.
Le novità della nuova edizione
La nuova edizione del Mercante in Fiera su Rai 2 dovrebbe essere composta da 60 puntate, che potrebbero aumentare in caso di buoni ascolti. Il programma dovrebbe mantenere la formula originale del gioco, con qualche aggiornamento e novità. Tra queste, ci sarà sicuramente il ritorno di Pino Insegno alla conduzione, che potrà mettere in mostra la sua simpatia e la sua bravura nel coinvolgere il pubblico e i concorrenti. Non è ancora chiaro, invece, se al suo fianco ci sarà nuovamente Ainett Stephens nel ruolo della gatta nera, o se ci sarà un’altra valletta. Altre possibili novità riguardano le domande di cultura generale, che potrebbero essere più attuali e variegate, e i premi in palio, che potrebbero essere più ricchi e interessanti.