Sarà un’edizione con più «esterne» rispetto a quelle girate durante il Covid: la squadra di aspiranti chef andrà a cucinare a Bassano del Grappa, alla cascata delle Marmore, a Tropea e a Cervinia. Per la gioia dei giudici, che in quelle situazioni riescono a vedere il carattere delle persone: chi ha lo spirito di squadra e chi no, chi va nel panico e chi no.
Dove vedere Masterchef 12?
I concorrenti avranno origini cosmopolite e soprattutto un’età media un po’ più bassa del solito, «perché — spiegano sempre i giudici, il solito e collaudato trio composto da Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli — di questi tempi prendersi un’aspettativa di tre mesi dal lavoro per partecipare al programma non è semplice». Giovedì 15 dicembre torna su SkyUno (alle 21.15, e in streaming su Now, venerdì 16 dicembre alle ore 21.30 su TV8) MasterChef Italia, il talent culinario prodotto da Endemol Shine Italy e giunto alla dodicesima edizione.
Si parte come al solito con due puntate di Live Cooking, utili a selezionare, tra 60 aspiranti cuochi, i 20 concorrenti della classe. Poi le sfide a suon di Invention Test, Pressure Test, Skill Test e Mystery Box. Tra le novità, un commissario esterno che giudicherà gli Skill Test, gli «esami a sorpresa» a cui verranno sottoposti i concorrenti e che cambierà ogni volta a seconda della tecnica coinvolta. Molti i grandi nomi della cucina che, come ogni anno, metteranno alla prova con i propri piatti gli allievi del talent: dal solito e temutissimo maestro pasticcere Iginio Massari allo chef d’avanguardia londinese Jeremy Chan, due stelle Michelin, dai bistellati Davide Scabin e Giancarlo Perbellini ai tre stelle Enrico Crippa e Mauro Colagreco, cuoco argentino di stanza in Francia, appena nominato dall’Unesco Ambasciatore di buona volontà per la biodiversità.
Che edizione dobbiamo aspettarci? «Gioiosa e piena di esperienze nuove», secondo Locatelli. «Emozionante», per Cannavacciuolo. «Anche un po’ aggressiva», aggiunge Barbieri. Che si preannuncia già severo come al solito: «Io metto sempre i puntini sulle i, la mia regola è: se sai resti, se no vai a casa». Cannavacciuolo guarda più alla persona: «Cerco la luce negli occhi dei ragazzi, quella luce che secondo me è fame». Locatelli punta sul fairplay: «Credo tantissimo nella forza del gruppo».