Questa sera, lunedì 29 maggio 2023, alle 23.15 su Rai 3, andrà in onda una nuova puntata de “Le ragazze”, il programma di Rai Cultura condotto da Francesca Fialdini e realizzato da Pesci Combattenti. Il format, nato nel 2016 e giunto alla sua sesta stagione, racconta le storie di vita di donne che sono state ventenni in diversi decenni del Novecento (dagli anni ’40 agli anni ’90) o di giovani d’oggi, attraverso le loro testimonianze, le foto private di famiglia, il repertorio delle Teche Rai e una colonna sonora ad hoc per ciascun periodo. Questa sera verranno mandate in onda due testimonianze di vita tra il dopoguerra e gli anni Sessanta: quella di Antonietta Porcelli e di Barbara Alberti.
Antonietta Porcelli, la commessa che ha fatto la storia della Standa di Latina
Una delle protagoniste della puntata sarà Antonietta Porcelli, una donna che ha lavorato come commessa presso la Standa di Latina dal giorno dell’apertura fino alla pensione. La sua storia è quella di una generazione di donne che hanno vissuto il secondo dopoguerra con spirito di sacrificio e di riscatto sociale, contribuendo allo sviluppo economico e culturale del Paese. Antonietta racconta come è nata la sua passione per il lavoro delle vendite al pubblico, come si svolgeva la sua giornata tra il negozio e la famiglia, quali erano i prodotti più richiesti dai clienti e come si è evoluta la moda nel corso degli anni. La sua testimonianza è anche un omaggio alla Standa di Latina, uno dei primi grandi magazzini italiani, inaugurato nel 1957 e chiuso nel 2003, che ha rappresentato un punto di riferimento per la città e per il territorio circostante.
Barbara Alberti, la scrittrice ribelle che ha sfidato i tabù
L’altra protagonista della puntata sarà Barbara Alberti, scrittrice, sceneggiatrice e giornalista. Nata a Roma nel 1943, Barbara ha vissuto l’ebbrezza del dopoguerra tra i suoi genitori innamorati, la figura di una nonna ultracattolica che, terrorizzandola con i suoi racconti, l’ha resa atea, e la scoperta della letteratura e del cinema.
Dopo la laurea in Filosofia, sposa il produttore Amedeo Pagani e diventa madre di due figli. La sua vita cambia quando decide di intraprendere la carriera letteraria, scrivendo romanzi provocatori e anticonformisti che sfidano i tabù dell’epoca, come “Vangelo secondo Maria” (1976) e “Delirio” (1979). Collabora anche con Federico Fellini per la sceneggiatura del film “La città delle donne” (1980) e con altri registi italiani. La sua testimonianza è quella di una donna libera e coraggiosa, che ha saputo esprimere la sua creatività e il suo talento in un’epoca in cui le donne erano spesso relegate a ruoli marginali o stereotipati.