E’ polemica aperta tra Pierfrancesco Favino e il sistema del cinema internazionale. Uno degli attori più illustri attualmente del mondo cinematografico italiano, non ha gradito il ruolo di Enzo Ferrari affidato all’attore americano Adram Driver. Secondo l’attore italiano, “i personaggi storici del nostro Paese andrebbero fatti interpretare esclusivamente agli attori italiani”.
Pierfrancesco Favino contr0 l’Enzo Ferrari di Adam Driver
L’attore italiano è un fiume in piena al Festival del Cinema di Venezia, dove si pone a scudo del cinema italiano e soprattutto i suoi attori. In una battuta che gli porterà probabilmente tanti “nemici” all’interno del mondo cinematografico, le parole dell’interprete romano fanno riflettere, soprattutto per difendere l’arte dei grandi artisti italiani davanti la cinepresa.
“Enzo Ferrari fatto da un americano: ma perchè?”
A Venezia, Pierfrancesco Favino è polemico con il sistema cinema. Motiva le sue parole dicendo: “Se un cubano non può fare un messicano, perché un americano può fare l’italiano? Solo da noi. Ferrari in altre epoche lo avrebbe fatto Gassman, oggi invece lo fa Driver e nessuno dice nulla”.
Parole che sicuramente creeranno un dibattito all’interno del cinema italiano, con la nostra arte cinematografica che si trova ancora una volta a difendere, a denti stretti, la propria storia e la propria tradizione.
L’Enzo Ferrari italiano: un lontano ricordo
In “Le Mans ’66 – La grande sfida”, James Mangold affidò il ruolo di Enzo Ferrari a una leggenda del cinema italiana come Remo Girone: una pellicola campione d’incassi, che vide al suo interno le interpretazioni di Christian Bale e Matt Damon. Più indietro nel tempo, per la televisione italiana, fu Sergio Castellitto a donare la propria faccia per il fondatore della Ferrari, in un’interpretazione magistrale che ha riscosso assoluto successo tra i telespettatori italiani. Grandi prove attoriali, che almeno oggi – secondo il sistema cinema internazionale – diventano solo un lontano ricordo.