Arriverà martedì 18 ottobre alle ore 21.20 su Canale 5, il film “Divin Codino”. La pellicola è un omaggio alla figura di Roberto Baggio, calciatore leggendario della Nazionale italiana, che vinse il Pallone d’Oro nel 1993 e fu la bandiera di squadre come la Juventus, la Fiorentina e il Brescia sul finire della propria gloriosa carriera calcistica. La pellicola punta proprio a raccontare le leggendarie gesta dell’immenso giocatore italiano, col film che verrà mandato in contemporanea streaming anche su Mediaset Infinity.
Un lungometraggio strappalacrime per i fan più accaniti di Baggio, poichè non solo racconta il suo avvicinamento al mondo del calcio, ma anche un focus sui sogni di quel bambino prodigio col pallone ai piedi. Dall’obiettivo di vincere il Mondiale con la maglia azzurra, all’esperienza col Brescia con in panchina il leggendario allenatore romano Carlo Mazzone. Ma anche un Divin Codino fuori dal campo: l’esperienza dei tantissimi infortuni subiti in passato, fino ad arrivare all’avvicinamento alla fede buddista.
Divin Codino, il film che omaggia Roberto Baggio
La pellicola diretta da Letizia Lamartire, è capace di mettere a nudo gioie, sacrifici, crisi e rinascite di un campione amato in tutto il mondo. A vestire i panni del fuoriclasse di Caldogno è il giovane attore Andrea Arcangeli, affiancato da Valentina Bellè nei panni della fidanzata Andreina e da Andrea Pennacchi e Anna Ferruzzo a formare la coppia dei genitori, Florindo e Matilde Baggio. Fin da piccolo, Roberto sogna di fare del calcio la sua professione e i suoi sforzi sembrano concretizzarsi quando la Fiorentina lo acquista dal Vicenza nel 1985.
L’approdo in Serie A, viene messo però in discussione da un terribile infortunio che mette a rischio l’intera carriera della giovane promessa. Saranno i genitori e la fidanzata a seguirlo in un percorso che vedrà anche momenti particolarmente difficili, con l’incontro della fede buddista a delineare un importante cambiamento nella sua vita. Le sue prodezze verranno ammirate in maniera indiscussa da tutta Italia, nei vari club come in nazionale, dove nel 1994 è il protagonista assoluto di una cavalcata che si arresta solo in finale contro il Brasile, nel famoso, e unico in carriera, calcio di rigore che sbagliò.
Foto: Twitter di @NetflixFilm
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