Grave gaffe del ministro Gennaro Sangiuliano, che probabilmente ha votato i libri del Premio Strega senza prima leggerli. Il dubbio sarebbe nato dopo una risposta alla conduttrice Geppi Cucciari, dove il Ministro della Cultura avrebbe risposto: “Ho votato i libri finalisti, proverò a leggerli”. L’episodio avrebbe generato, dopo il caso La Russa, l’ennesimo imbarazzo interno al Governo Meloni.
La gaffe del ministro Sangiuliano al Premio Strega
Da quel breve dialogo tra Ministro e conduttrice, oggettivamente sembrerebbe come Sangiuliano non sapesse nemmeno di cosa parlassero i testi in gara. Quel “devo approfondirli”, dà l’aria di chi, su quei testi non è andato oltre alla copertina. Una danno d’immagine per un istituzione, specie poi se alla guida del dipartimento legato alla Cultura. Resta poi da porsi una seconda domanda, logica e semplice: con che criterio avrebbe votato, visto che non è certo come abbia letto quei testi?
Lo scambio di battute infelice con Geppi Cucciari
La verità sulla lettura dei testi in gara, peraltro, non è venuta fuori da qualche “gioco politico” della Sinistra o la stessa conduttrice Cucciari. A domanda, Sangiuliano ammette candidamente la superficialità nell’aver trattato quei testi. Insomma, il Centrodestra si fa male con le proprie mani. Un episodio che, per l’ennesima volta, accende il fuoco dell’opposizione contro il Governo.
Le parole di Sangiuliano al microfono
Per piena correttezza dei contenuti, andiamo a vedere cosa specificatamente dice il ministro Sangiuliano ieri sera. Prendendo il microfono, dichiara: “Ho ascoltato le storie che sono espresse in questi libri che sono finalisti stasera. Sono tutte storie che ti prendono e che ti fanno riflettere, proverò a leggerli”.
A questo punto, Geppi Cucciari fa la domanda più logica che si possa fare davanti a una simile dichiarazione: “Non li ha letti?”. Il Ministro risponde imbarazzato: “Sì, li ho letti perché ho votato ma voglio approfondirli meglio”.Fianco scoperto all’ironia della conduttrice, che con questa frase raccoglie gli applausi della sala: “Oltre la copertina?”.