Era il 1995 quando Gianluca Grignani, un ragazzo dallo stile ribelle, si presenta sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo con un maglione e ha iniziato a cantare “Destinazione paradiso”. Un brano che ha segnato gli anni Novanta e che quest’anno festeggia 27 anni dall’uscita.
L’intervista con Baudo: “Mi volevo ammazzare”
“Destinazione paradiso” ha resistito nel tempo e ancora oggi continua ad essere una delle canzoni più amate di Gianluca Grignani. che all’epoca rivelò di averla scritta pensando al suicidio. Alla domanda di Pippo Baudo, conduttore di Sanremo 1995, su cosa l’avesse ispirato, Grignani rispose: “l’ ho scritta perché mi volevo ammazzare. Ero in albergo spossato quando un tg ha detto di quei due ragazzi sardi… La prima cosa che m’ è venuta in mente è stata: l’ hanno fatto mezz’ ora prima che io salissi sul palco a cantare. Loro l’ hanno fatto…”.
“Quelli del festival sono rimasti malino per quel che ho detto. Che anch’ io mi volevo suicidare, cioé. Ma era vero. Mi era successo altre volte prima, ma a vent’anni, quando ho scritto ‘ Destinazione paradiso’ stavo da cani. Vivevo con una ragazza inglese e una sera – ricordo che lei accarezzava il gatto – mi son sentito preso da una morsa fredda. Mi sono aggrappato alla chitarra, ho cominciato a buttar giù le parole. Ho scritto tutta la notte. E m’ è venuta la rabbia per guardarmi da fuori e dirmi: ma che stronzate vuoi fare?”
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Grignani: “Non avevo un lavoro, non sapevo cosa avrei fatto”
“Perché non ce la facevi più, Gianluca?”, chiese Baudo. “Non avevo un lavoro. Non avevo idea di quel che avrei fatto. Deserto totale. Ma in una parola, quel che ti porta sull’ orlo è la confusione” ha risposto Grignani.