L’uscita anticipata di Marco Bellavia dalla casa del Grande Fratello a causa del malessere che da diverse settimane lo attanagliava e che, purtroppo, non ha trovato all’interno del reality giusta accoglienza e comprensione da parte dei coinquilini ha suscitato non poco clamore.
Leggi anche: Grande Fratello Vip, anticipazioni puntata 3 ottobre 2022: ospiti, televoto, il ‘caso’ Marco Bellavia
GF Vip: il ‘caso’ di Marco Bellavia
Oggetto di scerno e derisione per i propri comportamenti l’ex concorrente ha deciso di abbandonare il programma. Criticato e bullizzato dai coinquilini, l’uomo non ha retto il peso della situazione e a preferito fare un passo indietro. L’accaduto ha scosso l’opnione pubblica che, unanimemente indignata, ha espresso solidarietà e vicinanza a Marco, riservando invece epiteti non esattamente gentili sia verso il programma sia verso i partecipanti.
L’intervento del Codacons
Non sono mancati i provvedimenti da parte degli autori del programma, i quali hanno squalificato la concorrente Ginevra Lamborghini e indetto un “televoto flash” che ha visto l’uscita di Giovanni Ciacci. Ma c’è dell’altro. Sul caso di Marco Bellavia è intervenuto anche il Codacons che oggi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Nella fattispecie, nel documento in oggetto si chiede che vengono accertati possibili illeciti penali e violazioni in materia di Tlc. Come spiega l’associazione dei consumatori, “Ancora una volta la trasmissione di Mediaset si rende protagonista di gravi episodi che, oltre a rappresentare una forma di violenza, sono altamente diseducativi specie per il pubblico più giovane.
Nonostante quanto accaduto, né gli autori del programma né i vertici dell’azienda hanno saputo adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e pericoloso ai telespettatori, che a migliaia si sono rivolti al Codacons chiedendo di intervenire sul caso”.
All’Agcom il Codacons chiede invece di “adottare provvedimenti e sanzioni contro Mediaset per la possibile violazione delle disposizioni in materia di programmi televisivi”.