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Commenti sessisti alla finale dei Mondiali di nuoto femminile: ‘bacchettati’ i giornalisti. Arrivano le scuse

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finale di nuoto

Finisce nell’inchiesta la telecronaca della RAI legata alla finale dei Mondiali di nuoto femminile. I conduttori dell’evento sportivo, il giornalista Lorenzo Leonarduzzi e il commentatore tecnico Massimiliano Mazzucchi, sono stati segnalati per “commenti sessisti” durante lo svolgimento dell’importa gara di nuoto. Per loro, adesso, si apre un consiglio di disciplina all’interno dell’emittente pubblica.

I commenti sessisti durante la finale di nuoto femminile

I due commentatori, Leonarduzzi e Mazzucchi, si sono lasciati andare a “espressioni colorite” durante lo svolgimento della finale. Infatti, piuttosto che concentrarsi sulle prestazioni sportive delle atlete in gara, hanno portato avanti un commento da “chiacchiere da bar” sulle fattezze fisiche delle sportive. Per chi ha seguito l’evento sportivo, un qualcosa di inammissibile per una telecronaca della RAI.

Le frasi sessiste sulle nuotatrici

Battutine o interi dialogo sulle forme delle atlete in gioco. Questo ha scandalizzato i telespettatori RAI che hanno seguito la finale di nuoto e che subito hanno segnalato l’episodio a viale Mazzini. Tra le frasi dette, annoveriamo:

“Fuma bene, fuma sano, fuma pakistano”.

“Le olandesi sono grosse eh.”
“E pure la nostra Vittorioso…”
“Eh.”
“È grande eh.”
“Ma tanto a letto sono tutte alte uguali”.

“Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…”
“La si tocca?”.
“La si pizzica”.
“Si la do”.

Le scuse della Rai e i commentatori

Il fatto segnalato dagli spettatori, non rimarrà nel silenzio in Rai. Per Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi è strato convocato un consiglio di disciplina interno a viale Mazzini. Per provare ad alleggerire la loro posizione, gli stessi commentatori hanno già postato delle scuse pubbliche. 

Furibondo per la vicenda, invece, l’Amministratore Delegato Roberto Sergio, che sulle pagine de Il Messaggero spiega: “Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando ad una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda durante la finale di nuoto”.

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