Ci hanno fatto sognare con il loro brano a Sanremo e l’Addio dei Coma Cose non è un saluto, ma un nuovo inizio per loro. Per gli artisti, compagni nella vita, che dopo un periodo di crisi hanno deciso di sposarsi. Quell’addio non c’è stato. E neppure per i fan, che hanno amato da subito la canzone portata sul palco dell’Ariston. Oggi i Coma Cose, presto marito e moglie, saranno ospiti di Mara Venier a Domenica In e si racconteranno a cuore aperto.
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Chi sono i Coma Cose e cosa sappiamo su di loro
Coma_Cose hanno partecipato ancora una volta a Sanremo, in questa rinnovata edizione del 2023 Ma chi sono i nostri artisti? Parliamo di un duo musicale indie-rock e pop rap italiano che si è formato a Milano nel 2017 ed è composto da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano. Fausto (precedentemente noto come Edipo) aveva deciso di interrompere momentaneamente la carriera musicale, ma è stato convinto da Francesca (in arte California) a ripartire.
La conoscenza, per caso tra Edipo e California
I due si sono conosciuti casualmente, quando entrambi lavoravano come commessi. Nel 2017 il duo è entrato a far parte dell’etichetta discografica Asian Fake e il 15 marzo del 2018 si sono esibiti al talk show E poi c’è Cattelan. Da lì hanno collezionato un successo dopo l’altro e sono apparsi anche nella serie televisiva Summertime prodotta da Netflix.
Instagram e social
Su Instagram il duo è molto seguito. Con il loro account ufficiale @come_cose vantano oltre 240.000 followers.
I Coma Cose a Sanremo 2023 con L’addio
Non è la prima volta che partecipano al Festival di Sanremo, la prima volta fu nel 2021 con il brano Fiamme negli occhi, e si piazzarono al ventesimo posto. Ma veniamo al presente. Come i loro stessi autori hanno dichiarato, L’addio è un brano inedito molto ”introspettivo, che parla dei sentimenti in cui noi crediamo molto. Speriamo che anche le altre persone si rivedano nelle nostre parole.” Ovviamente, il brano in questione porta la firma di Fausto Lama e California (i Coma Cose), e quella dei producers Mamakass, Fabio Dalè e Carlo Frigerio.
