Tutto pronto per il classico appuntamento pomeridiano di Rai 1 con Oggi è un altro giorno, la trasmissione in onda dalle 14 e condotta, dal lunedì al venerdì, da Serena Bortone. Tra gli ospiti anche Claudio Martelli, il giornalista che ha avuto modo di lavorare con Falcone al Ministero della Giustizia. E che proprio oggi è nelle librerie con un nuovo libro.
Dagli studi alla carriera come politico di Claudio Martelli
Claudio Martelli è nato a Gessate il 24 settembre del 1943 ed è un politico, giornalista, scrittore, conduttore televisivo. A soli 13 anni si è iscritto al Partito Repubblicano Italiano, ha frequentato il liceo classico di Milano, poi si è laureato in Filosofia e nel 1966 ha iniziato la carriera nei quadri locali milanese socialisti. È stato chiamato a Roma da Bettino Craxi e nel 1979 è stato eletto deputato nella circoscrizione Mantova-Cremona, mentre nel 1984 al congresso di Verona è stato vicesegretario unico. Nel 1990, tra l’altro, è stato autore di un importante decreto legge sull’immigrazione.
Il lavoro al Ministero con Giovanni Falcone
Martelli nel 1991 è diventato Ministro di grazia e giustizia ed è diventato il principale sostenitore del magistrato Giovanni Falcone, che è stato da lui chiamato al Ministero a dirigere la direzione generale degli Affari Penali. La loro ‘amicizia’ è costata al magistrato siciliano violanti attacchi da parte del PDS e del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha sferrato un attacco personale a Falcone durante il programma televisivo di Samarcanda su Rai 2.
La morte e cosa ha fatto dopo Claudio Martelli
Dopo la strage di Capaci del 23 maggio del 1992, dove hanno perso la vita Falcone, la moglie e gli uomini della scorta, è stato introdotto il regime di carcere duro. Durante Mani Puliti Martelli è stato candidato ad assumere la guida del PSI, poi ha deciso di abbandonare la politica per un breve periodo di tempo. Nel 1999, infatti, è stato eletto eurodeputato per SDI, nel 2001 ha fondato insieme a Gianni De Michelis e Bobo Craxi il Partito Socialista – Nuovo PSI. Nel 2005, però, ha abbandonato definitivamente la politica.
Il successo in tv (e non solo)
Claudio Martelli è stato uno dei primi politici a essere imitati da Sbrina Guzzanti ed è anche l’autore di una serie radiofonica su Radio Due, in cui ha parlato dei suoi rapporti con Craxi e di Tangentopoli. Nel film Giovanni Falcone di Giuseppe Ferrara è presente la sua figura e il suo ruolo, da Ministro di grazia e giustizia, è stato interpretato da Giampiero Bianchi.
Le condanne e i procedimenti giudiziari
Claudio Martelli nello scandalo Tangentopoli è stato condannato a 8 mesi di reclusione nel 2000, pesa sospesa con la condizionale, dopo aver confessato. Il suo nome è stato anche associato al processo sulla trattativa Stato-Mafia, quando l’ex killer di Costa Nostra, Francesco Onorato, ha raccontato dell’avvio della strategia stragista disposta da Totò Riina dopo la sentenza del maxiprocesso.
Tutti i suoi libri
Ma vediamo, nel dettaglio, tutte le opere di Claudio Martelli, fino all’ultima su Giovanni Falcone:
- Socialisti a confronto. Saggio sul 40° Congresso del PSI. Con una sintesi degli interventi principali
- Progetto spettacolo. Le proposte di riforma del PSI per cinema, musica e teatro
- Il rinnovamento socialista
- Musica e industria in Italia
- Progetti arti visive. Arti visive ed entri locali: le proposte del PSI
- Quella parte di cinema chiamata televisione. Verso l’integrazione del sistema audiovisivo
- Per una alleanza riformatrice tra il merito e il bisogno
- Il merito e il bisogno
- Ricordati di vivere
- L’antipatico. Bettino Craxi e la grande coalizione
- Vita e persecuzione di Giovanni Falcone.
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Vita privata, moglie di Claudio Martelli
Claudio Martelli dal 2000 al 2007 è stato sposato con Camilla Apollonji Ghetti, ora è felice al fianco di Lia Quartapelle, che è molto più giovane di lui. Lei è laureata in economia dello sviluppo, ha lavorato come economista alla Cooperazione italiana in Mozambico. Poi, ha conseguito un dottorato di ricerca e nel 2012 è stata la più votata a Milano alle primarie per i parlamentari: nel 2013 è stata eletta deputata della XVII Legislatura della Repubblica Italiana ed è una di quelle che si è battuta per far ottenere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki.