Report torna in prima serata su Raitre. Le inchieste del programma sono sempre molto circostanziate. Gli argomenti trattati.
Report continua il suo percorso fra giornalismo e inchieste nel corso della prima serata domenicale. Gli ascolti non sembrano risentire troppo del passaggio alla domenica. Ereditare la posizione di Fazio per Ranucci non deve essere stato facile. L’ha detto lui stesso a TvTalk: “Preferivamo la collocazione di prima, ma sappiamo anche metterci alla prova”. Test ampiamente superato perchè i numeri ci sono. Il giornalismo d’inchiesta paga in termini di curiosità: lo Share si dimostra altalenante, ma gli argomenti trattati restano di primissimo piano.
Perfetta, sul piano dell’architettura cronologica e di formato, la scelta di proporre tre maxi inchieste a settimana. Argomenti di prima scelta che vengono sviscerati con naturalezza, semplicità e precisione. Caratteristiche che, nel giornalismo odierno, ma anche più in generale, sono fondamentali. Ecco perchè Report affronta a testa alta anche eventuali problemi. Le inchieste della trasmissione – in anni di onorato servizio – non hanno fatto la felicità di molti. Anzi, le querele si sono sprecate. Così come i procedimenti legali. Ranucci e i suoi colleghi ne sono sempre usciti indenni, anche quando inizialmente c’era Milena Gabanelli. La deontologia è importante: l’unico scudo che salva da ogni avversità, seppur occorra confrontarsi con il tempo.
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Sempre galantuomo, ma a volte sembra non passare mai. Specialmente quando si tratta di fare chiarezza. Lo stesso assunto che ha fatto l’equipe di Ranucci quando è stato il momento di parlare di Ponte sullo Stretto. Il punto è che ne hanno sempre parlato molti, il tempo è passato, ma a latitare sono i fatti concreti: nella prima inchiesta di stasera, ore 20.55, si affronterà proprio lo status del progetto che ormai – a parole – va avanti da oltre 70 anni.
La seconda indagine della trasmissione, invece, scandaglierà la DC tra vecchi e nuovi volti attraverso un’analisi della figura di Totò Cuffaro e non solo. Passato e presente con un occhio al futuro. Il capitolo finale della puntata di domenica 26 novembre sarà dedicato alla sorte degli studenti che, in alcune città italiane, si sono visti azzerare il plafond del Bonus Cultura. Una truffa che ha coinvolto più di 600 casi con un capitale di 300mila euro. Chi ha preso questi soldi? Le risposte possibili all’interno dell’inchiesta dal titolo “Uno, nessuno e centomila spid”. Per chi non potesse seguire le inchieste in prima serata, le repliche di ogni puntata sono disponibili su RaiPlay.