Venti anni dalla scomparsa di uno degli attori più famosi (e bravi) di sempre, il grande Alberto Sordi. Scomparso nel 2003, rappresenta una delle stelle del Cinema Italiano con le sue circa 160 interpretazioni in altrettanti film. E’ considerato per questo uno dei più grandi interpreti della commedia made in italy insieme a Gassman, Manfdredi, Tognazzi e Mastroianni. Inoltre, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, è stato tra i massimi esponenti della romanità cinematografica. Il suo ricordo sarà uno dei temi della puntata di Oggi è un altro giorno, il salotto pomeridiano condotto da Serena Bortone in onda tutti i giorni su Rai 1 a partire dalle ore 14.00.
La biografia di Alberto Sordi, dove è nato: dagli esordi al successo
Racchiudere in poche righe la vita e la carriera di Alberto Sordi è praticamente impossibile. E’ stato attore, sceneggiatore, regista, comico, cantante, doppiatore e perfino compositore: i film dove ha recitato sono impressi nella storia del cinema, autentici capolavori di un’epoca d’oro che per certi versi oggi non c’è più. Nato a Roma nel 1920 a Trastevere, dopo la scuola i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo li compie a Cinecittà poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale quando, poco meno che 18enne, apparve come comparsa nel film Scipione l’Africano. Poi, dopo qualche lavoro come doppiatore, lo troviamo a Teatro e nuovamente sempre come comparsa in altri film. Nel 1940 fu chiamato alla armi e non tutti sanno che prestò servizio presso la banda musicale presidiaria dell’81esimo reggimento fanteria “Torino” accompagnando le partenze dei militari italiani per la breve campagna francese.
La carriera al Cinema, Un americano a Roma
Grazie alla radio nel dopoguerra inizia ad acquistare una certa fama. Ma è grazie al cinema che Sordi riesce finalmente ad affermarsi: la grande popolarità arriva negli anni ’50 con pellicole che hanno fatto la storia del cinema (I Vitelloni, Un Americano a Roma, Piccola Posta) dirette in alcuni casi da Fellini. Con l’avvento della commedia all’italiana diede poi vita a molteplici personaggi assimilabili alla figura del cosiddetto Italiano Medio. Altri film di successo arriveranno negli anni a venire (La grande Guerra, Il medico della mutua, Tutti a casa, Il marchese del grillo) con l’attore che non trascurò mai anche le sue passioni parallele, dalla regia alla musica.
La vita privata, moglie e figli: chi era la prima fidanzata
Spigliato sul set, amatissimo dal pubblico ma riservatissimo sulla sua sfera privata. Alberto Sordi non ebbe figli e non si sposò mai. Tante comunque le numerose – vere o presunte – relazioni attribuitegli dalle cronache rosa: Katia Ricciarelli, Patrizia De Blanck, Silvana Mangano, Shirley MacLaine, Uta Franz con la principessa Soraya Esfandiary Bakhtiari. Tuttavia l’unico rapporto sentimentale accertato fu quello avuto con Andreina Pagnani, che aveva quasi quattordici anni più di lui, durato nove anni. I due si conobbero nel 1941 durante il doppiaggio de Il giardino di Allah, nel quale entrambi lavoravano (la Pagnani prestando la voce a Marlene Dietrich). Alla ricorrente domanda sul perché non fosse mai convolato a nozze, rispondeva con uno dei suoi tormentoni “Che mi metto un’estranea in casa?”, salvo poi spiegare, in alcune interviste che l’assoluta dedizione al suo mestiere non gli avrebbe consentito di dedicare a una famiglia il tempo e l’impegno necessari. Era grande tifoso della Roma. In politica, nel 1996, venne avanzata l’idea di una sua possibile candidatura a Sindaco di Roma che tuttavia non si concretizzò.
La famiglia, chi sono i genitori
Per quanto riguarda la sua famiglia, di Valmontone in provincia di Roma, Alberto Sordi era l’ultimo figlio di Pietro Sordi, professore di musica e strumentista, e di Maria Righetti, insegnante elementare. La famiglia era composta anche dalla sorella Savina morta a Udine nel ’72), dal fratello Giuseppe (Roma, 1915 – Livorno, 24 agosto 1990) e dalla sorella Aurelia (Roma, 15 luglio 1917 – Roma, 12 ottobre 2014). Il terzogenito, anch’egli di nome Alberto, era morto il 24 maggio 1916 dopo pochi giorni di vita.
Come è morto Alberto Sordi
Alberto Sordi è morto nella sua casa di Roma la sera del 24 febbraio 2003, all’età di 82 anni, afflitto durante l’intera stagione invernale da forme di polmonite e bronchite. La salma, successivamente sottoposta a imbalsamazione, venne traslata al Campidoglio nella Sala Giulio Cesare dove per due giorni ricevette l’omaggio della gente, compresi molti personaggi del cinema italiano e della politica; il 27 febbraio, si svolsero i funerali solenni nella Basilica di San Giovanni in Laterano ai quali presenziarono oltre 250 000 persone. Dopo la cerimonia funebre, il feretro venne tumulato nella cappella di famiglia nel Cimitero Monumentale del Verano di Roma, in cui, su una lapide a forma di pergamena, è inciso l’epitaffio: «Sor Marchese, è l’ora» battuta ripresa da uno dei suoi film più celebri, Il marchese del Grillo.
Roma, spunta la targa ”Numa Pompino” vicino alla casa di Alberto Sordi
A vent’anni dalla morte, Roma avrà una statua di Alberto Sordi: ecco dove sarà collocata