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Si va verso un ‘lockdown leggero’: anche nel Lazio possibili piani anti-assembramenti

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Latina Fondi e Terracina, mascherina all'aperto

Si terrà oggi pomeriggio la riunione in videoconferenza convocata dal ministro delle Autonomie Francesco Boccia con i governatori delle Regioni. Come rende noto il Corriere della Sera tra i temi, le strutture sanitarie, i Covid hospital e le ulteriori misure restrittive per arginare la diffusione del virus. Come è ormai noto, l’Italia è suddivisa in zone di rischio: nella fascia gialla (Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto), in quella arancione ( Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria) e in quella rossa (Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano). Tutto questo per cercare di individuare tempestivamente le zone a rischio, isolare eventuali focolai e per scongiurare la possibilità di un secondo lockdown generalizzato che andrebbe a peggiorare ancora di più la situazione economica del Paese. 

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Regione Lazio, possibili piani anti-assembramenti

Anche nel Lazio, e più precisamente nella Capitale, si starebbe studiando un piano anti-assembramenti. Le foto di via del Corso e del lungomare di Ostia preso d’assalto il weekend scorso sono state divulgate ovunque. Tra rabbia e indignazione. Ed è per questo che si starebbe pensando di chiudere parzialmente o di procedere con ingressi contingentanti lì dove c’è rischio assembramenti. Proprio il 9 novembre scorso con una circolare il capo di Gabinetto aveva dichiarato che: “Nel recente fine settimana, in diverse località del Paese si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stato riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine. (…) Si ritiene necessario che le SS.LL. vogliano convocare in via d’urgenza una riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al duplice scopo di programmare controlli più senati da un lato, e, dall’altro, concordare con i Sindaci più idonee modalità di applicazione dell’art.1, comma 4 del dpcm del 3 novembre, concernente l’interdizione di strade o piazze potenzialmente interessate da siffatto fenomeno”. 

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Non c’è ancora nessuna ufficialità, ma tra le strade che potrebbero essere interessate da queste nuove disposizioni ci sono le via dello shopping, via del Corso e via Cola di Rienzo,  alcune zone dell’Eur, Piazza Bologna, Villa Pamphili, Villa Ada, villa Borghese, e il lungomare di Ostia. 

 

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