Si “traveste” da medico per molestare le donne. Questa la trovata di un 25enne arrestato ieri dalla Polizia di Stato. I fatti risalgono al luglio scorso, quando la vittima, recatasi in ospedale per una visita medica, era stata accolta da un sedicente psicologo con indosso la divisa verde, tipica del medico-chirurgo, il quale, dopo averla rassicurata, la invitava a seguirlo presso il proprio studio.
Durante il tragitto nella galleria sotterranea della struttura, l’uomo ha iniziato ad abbracciarla.
La donna, a questo punto, ha chiesto al giovane di accompagnarla fuori ma questo prima ha tentato di dissuaderla dicendole di essere attratto da lei, poi le ha chiesto di avere un rapporto sessuale orale.
Al tentativo di fuga della donna, dopo averla afferrata con violenza l’ha stretta a sé immobilizzandola.
Malgrado ciò, la vittima, dopo aver morso un dito al suo aggressore, si è divincolata riuscendo a fuggire via.
Più tardi, negli uffici di polizia, nel raccontare quanto accaduto, la donna ha fornito l’esatta descrizione del suo aggressore, peraltro corrispondente alle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’ospedale, in cui si vedeva chiaramente questa fuggire inseguita dall’uomo con indosso il camice verde.
E così, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Università, diretto dalla dr.ssa Angela Spada, hanno dato corso alle prime indagini finalizzate al rintraccio dell’uomo, diffondendo, tra l’altro all’interno del nosocomio, la fotografia dell’aggressore.
Il 12 ottobre scorso, un medico del pronto soccorso, certo di aver riconosciuto l’aggressore, ha telefonato ai poliziotti.
Durante l’individuazione fotografica, la vittima ha riconosciuto senza ombra di dubbio il malvivente, corrispondente tra l’altro anche alle immagini registrate il giorno dell’aggressione, dalle telecamere dell’ospedale.
L’uomo, identificato per L.L.M., italiano di 25 anni, dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dagli agenti del commissariato di Cassino, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in provincia di Frosinone, con l’obbligo per lo stesso, di non allontanarsi dal domicilio senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria.