Quello che importava era portare a casa il risultato. E la Roma l’ha fatto, seppur soffrendo. La “solita” sofferenza giallorossa, sopratutto nel finale, con la squadra avversaria, l’Atalanta, che provava ad assediare la porta difesa da Alisson.
Fortunatamente per i romanisti, si è trattato di un assalto inconcludente e disorganizzato che non ha portato – anche grazie al palo alla sinistra di Alisson – a nessun risultato concreto per i nerazzurri.
La Roma però conquista i tre punti e tiene il passo con Juve e Napoli, vittoriose ieri, e con Milan e Inter, che hanno dimostrato di avere già un buon livello di preparazione, vista la goleada con cui hanno esordito questa sera.
I giallorossi, tra le grandi, seppur vittoriosi sono quelli che hanno sofferto di più. Vero è che l’Atalanta si è sempre dimostrata ostica per la Roma: l’ultima vittoria a Bergamo risale al 2014.
Però, risultato finale a parte, comunque di misura, le carenze di questa squadra ancora incompleta si vedono già e vanno colmate subito.
La difesa, pur non correndo mai grossi rischi – più per demerito degli avversari che per meriti propri – ha fatto il suo dovere, ma si vede che manca qualcosa, sia al centro che a destra, almeno fino a quando, sulla fascia, non sarà disponibile (a ottobre?) Karsdorp.
Ottimo l’esordio in campionato di Kolarov, che non ha smentito la sua fama riguardo i tiri da fermo: al 31° del primo tempo batte col sinistro una punizione dal limite dell’area. La palla passa sotto la barriera e il portiere nerazzurro Berisha non ci arriva.
Ma la Roma non va oltre a quel lancio, a quel gol che segna la vittoria di misura: niente tiri in porta degni di questo nome, solo qualche timido e impreciso tentativo riuscito davvero male. E qui si notano le carenze dell’attacco, incompleto dopo la partenza di Salah.
Serve un uomo con il fiuto del gol e la velocità nelle gambe: senza non si andrà lontano.
Di buono c’è che l’equilibrio chiesto dal neo-allenatore Eusebio Di Francesco ha retto, anche se non per tutta la partita.
E l’equilibrio, da solo, non sarà sufficiente contro gli altri nerazzurri, quelli dell’Inter, che i giallorossi dovranno affrontare domenica sera all’Olimpico.
Con tutto il rispetto per l’Atalanta, la caratura del prossimo avversario della Roma, da quanto visto oggi nell’incontro tra Inter e Fiorentina, è di tutt’altro livello. Quindi, oltre all’equilibrio, bisognerà tirar fuori – oltre a uno schema offensivo e non contenitivo come quello mostrato a Bergamo – quel carattere, quella cattiveria e quella voglia di vincere che questo pomeriggio sono sembrate dormire sotto il sole ancora caldo di questi ultimi giorni di agosto.
Una nota a parte merita Francesco Totti, alla sua prima apparizione in campionato come dirigente. Al contrario del resto del team, la sua esultanza dalla tribuna a fine partita è sembrata contenuta: l’impressione che ha dato è che sappia perfettamente che alla Roma manchi qualcosa per potersela giocare “alla pari” con le altre grandi e per poter puntare a quello scudetto che ormai manca ai giallorossi da troppo tempo.
In giacca e cravatta, seduto accanto a Monchi, Baldissoni e Gandini, al termine del match ha commentato l’incontro sulla sua pagina Facebook. “Dalla tribuna la partita è davvero tosta! Forza ragazzi e complimenti per questo primo risultato…Sarà un anno di lotte e di emozioni forti. Forza Roma!”.
Maria Corrao