Uno dei temi caldi delle ultime settimane è rappresentata sez’altro dalla possibilità di effettuare la terza dose di vaccino per tutti coloro che hanno effettuato la vaccinazioni con i medicinali Pfizer, Moderna o AstraZeneca. Tuttavia, anche la possibiltà di effettuare una seconda dose del vaccino monodose Johnson & Johnson, non è da escludersi.
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Seconda dose vaccino Johnson & Johnson, il parere degli esperti
Per quel che riguarda la somministrazione della seconda dose del medicinale Johnson & Johnson, l’Italia potrebbe seguire l’esempio degli Stati Uniti dove le vaccinazioni partiranno prestissimo ed il richiamo dovrà essere effettuato ad almeno due mesi di distanza dalla prima inoculazione.
“Un’evidenza scientifica”, è così che Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza, durante un intervento nella trasmissione “L’aria che tira” in onda su La7, ha definito la necessità del richiamo; spiegando inoltre come nel corso degli ultimi giorni le cose siano cambiate per coloro che hanno effettuato la vaccinazione con il siero monodose. Infatti l’immunità di questo mediciale – sempre secondo Ricciardi- proprio in quanto monodos,e sarebbe maggiormente labile rispetto agli altri preparati. La possibilità del richiamo è stata inoltre confermata anche dalla Fda statunitense e dall’Ema.
Quando deve esser fatto il richiamo e con quale vaccino
Per quel che riguarda le tempistiche, il consulente del Ministro Speranza ne sottolinea il carattere tempestivo in quanto i dati scientifici in nostro possesso indicano che il richiamo deve essere fatto a due mesi di distanza dalla prima inoculazione. Considerando inoltre che la maggiorparte della persone vaccinate con il siero monodose lo ha fatto oltre due mesi fa, quest’esigenza diventa ancor più stringente.
Novità anche per quanto riguarda il vaccino che verrà utilizzato per il richiamo. Coloro che si sono vaccinati con il siero monodose Johnson & Johnson infatti effettuerranno la cosiddetta vaccinazione eterologa; ciò vuol dire che per la seconda dose di vaccino verranno utilizzati i medicinali a tecnologia mRna, ovvero Moderna o Pfizer.