La nuova legge dell’Unione Europea impone la sostituzione di alcuni elettrodomestici, quelli più vecchi e più inquinanti.
In questo articolo vi sveleremo quali sono i tempi entro i quali bisognerà disfarsi di tali elettrodomestici e soprattutto quali sono nello specifico quelli di cui sbarazzarsi.
Condizionatori, caldaie, frigoriferi: di quali elettrodomestici bisognerà disfarsi
L’Unione Europea ha deciso di imporre un obbligo riguardo la sostituzione di elettrodomestici, quelli più vecchi e quelli più inquinanti. Ma non sarà l’unico obbligo in vigore, bisognerà dare conto anche a quello che prevederà la ristrutturazione Green di tutte le case vecchie.
La direttiva Ue riguardo la sostituzione dei vari elettrodomestici prevede lo stop alle vendite e all’istallazione di alcune tipologie di condizionatore per contrastare gli idrofluorocarburi ovvero i più comunemente chiamati F-gas. Secondo l’Unione Europea sono proprio tali gas ad essere responsabili delle emissioni di gas effetto serra. Per evitare queste emissioni quindi è necessario evitare qualsiasi tipo di assistenza e di manutenzione di alcuni condizionatori e di vari elettrodomestici (oppure apparecchiature) che contengono gas fluorurati. Quest’obbligo, ovvero quello di sostituire condizionatori datati, scatterà l’1 gennaio 2024.
Il medesimo discorso vale anche per quanto riguarda i frigoriferi. L’obbligo infatti impone l’acquisto di frigoriferi nuovi e la sostituzione di quelli vecchi, di conseguenza più inquinanti. Questo sempre perché potrebbero essere pieni di gas fluorurati o comunque di sostanze usate nella refrigerazione.
Questa nuova legge inoltre prevede anche la graduale riduzione dell’utilizzo di questi gas dal 2039. Mentre la loro definitiva eliminazione è prevista entro e non oltre il 2050. I primi divieti invece potrebbero iniziare a scattare nel 2026.
Altro obbligo sarà quello di sostituire le cucine a gas. L’Unione Europea impone l’obbligo di cambiare le vecchie cucine e sostituirle con quelle ad induzione. Tale passaggio avverrà gradualmente. Le vecchie cucine a gas inquinano molto, mentre le cucine moderne ad induzione sono particolarmente vantaggiose. Anche e soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e l’efficienza.
La cucina ad induzione non sfrutta il gas per generare la fiamma. Sono composte da superfici uniformi di vetroceramica, sotto le quali sono disposte varie bobine poggiate sopra un nucleo fatto di ferrite. Nel momento in cui si attiva il fuoco di una piastra ad induzione, una carica di corrente elettrica passa attraverso le varie bobine, generando così un campo magnetico che è ciò che riscalda padelle e pentole sul fornello.
È questo sistema che permette che i fornelli del piano ad induzione si riscaldino tanto rapidamente, permettendo di portare ad ebollizione l’acqua in pochissimo tempo, oppure di cucinare velocemente riducendo di molto i tempi di preparazione e quindi anche di energia. Questo sta a significare soltanto una cosa: la nuova tecnologia ad induzione è molto più efficiente per quanto riguarda l’energia.
Passando alle caldaie, l’obbligo Ue impone la sostituzione di tutte quelle caldaie alimentate a gas. Il limite massimo entro quanto bisognerà sostituirle è fissato per l’anno 2029. La scomparsa di questa tipologia di caldaie sarà quindi progressivo. Tale cambiamento potrebbe verificarsi fra il 2025 ed il 2026. In quegli anni gli incentivi per installare caldaie a gas non esisteranno più, verranno sostituiti con quelli indirizzati verso l’istallazione delle tecnologie alternative. Quindi alla sostituzione di tutti i vecchi impianti a gas. Nel 2029 è previsto lo stop delle vendite sul mercato di tutte quelle caldaie che sono alimentate da fonti fossili.