Scuole, Lazio. Le scuole sono davvero a rischio, e come spesso è accaduto su questo fronte, tra Governo e Regioni non sempre c’è concordia o il medesimo orizzonte di senso. La Presidente dell’Associazione nazionale presidi per il Lazio Cristina Costarelli si è espressa chiaramente nelle ultime ore su quali siano ad oggi le stime per il rientro in classe. Costarelli si è detta preoccupata per il rientro di lunedì 10 gennaio negli istituti della Capitale e del Lazio. La preoccupazione è legata al fatto che molti studenti e molti professori sono risuolati positivi nelle ultime settimane, dunque si prevedono molte assenze.
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Le parole di Cristina Costarelli sulle scuole
“Siamo preoccupati dai dati. Lunedì prossimo nel Lazio avremo circa 17.500 studenti assenti perché positivi al covid. Il trend di contagi che abbiamo riscontrato è tale che entro pochi giorni dal rientro metà delle classi saranno in quarantena”. Lo dice all’Adnkronos la presidente dell’Associazione nazionale presidi per il Lazio Cristina Costarelli che aggiunge: “E’ un quadro aggravato dall’assenza di almeno 10mila docenti. Tra chi non ha adempiuto agli obblighi vaccinali, chi è stato sospeso, chi è in quarantena e le assenze consuete prevediamo almeno 15 insegnanti assenti per scuola, su un totale di circa 700 istituti scolastici nella Regione”.
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La nuova circolare dal Ministero
Costarelli interviene anche sulla nuova circolare del Ministero dell’Istruzione per la gestione dei positivi: “Faremo ciò che ci viene detto di fare. Ma sia chiaro: per la scuola è un onere aggiuntivo dovere trattare questa tipologia di dati, finora gestiti dalle Asl. Inoltre il trattamento crea disparità, introdurre una differenziazione fra alunni comunque non ci vede d’accordo. La richiesta di autodichiarazione ai ragazzi di scelte che volevano restare personali è pesante e sul fronte scuole sono grandi le ricadute amministrative e le altre incombenze che dovranno essere attivate. Metteremo in atto la norma, ma a malincuore”