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Scuole, l’allarme: 4.000 bambini nel Lazio non hanno chiuso l’iter vaccinale

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Circa 4.000 bambini nella Regione Lazio non avrebbero concluso il percorso vaccinale e per questo sono finiti sotto osservazioni. Numeri riportati oggi da Il Messaggero e che vedono un’incidenza maggiore nella Capitale: sono infatti 3.000, praticamente il 75%, i bambini ancora in attesa di espletare tutto l’iter dei vaccini previsto dalla legge. E ora bisognerà capire il perché. “Esclusione da scuola per chi non è in regola? No, prima di tutto si fa una valutazione per capire se l’iter di vaccinazione sta procedendo. Va valutato se al contrario c’è proprio la volontà dichiarata di non vaccinare il bambino”, parole di Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità.

Vaccini: e con l’iscrizione a scuola?

Il tema sta per diventare caldo, anzi caldissimo considerando l’imminente rientro tra i banchi di scuola. La legge dell’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin prevede l’obbligo di vaccinazione per i bimbi tra 0 e 6 anni, pena l’esclusione da scuola (per quelli più grandi si rischia una multa, ndr); ma negli ultimi mesi il quadro si è complicato: il nuovo governo, con i ministri Grillo e Bussetti, rispettivamente facenti capo ai dicasteri di salute e pubblica istruzione, aveva chiesto ai Presidi di accettare l’autocertificazione. Quindi un emendamento, contenuto nel decreto Milleproroghe, che potrebbe rinviare l’applicazione dell’obbligo di vaccinazione al prossimo anno: l’approvazione c’è stata solo al Senato, ora c’è da capire cosa accadrà alla Camera.

Ad ogni modo, tornando alla situazione di Roma, non risultano al momento casi di bambini a cui si stata rifiutata l’iscrizione a materne e nidi; inoltre, per superare il problema della autocertificazione, da subito contestata dai Dirigenti scolastici, la Regione Lazio sta predisponendo tutti gli strumenti per dare la possibilità alle scuole di verificare quanto dichiarato dai genitori accendendo alle banche dati delle Asl

 

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