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Scuola, a settembre ritorno in presenza per tutti gli studenti: gli obiettivi del Governo

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La scuola è appena finita ma il Governo già pensa a settembre quando dovrà essere garantito il ritorno in assoluta sicurezza. Del resto è ancora nella memoria di tutti il semi-fallimento, se non totale, di quanto approntato la scorsa estate con tutti i vari protocolli naufragati alle prime difficoltà.

Banchi con le rotelle, distanziamenti, regole, mascherine, (e così via) tutto venuto meno nello spazio di poco tempo dopo l’avvio dell’anno scolastico: non a caso la scuola, anche quest’anno, è stato uno dei settori più colpiti dalle chiusure e la DAD ha continuato a contraddistinguere gran parte delle giornate degli studenti di tutta Italia.

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Scuola: obiettivo didattica in presenza senza sé e senza ma da settembre

Adesso dunque non si può più sbagliare. La scuola deve tornare a essere in presenza sebbene, chiaramente, al netto di tutte le misure di sicurezza necessarie a contrastare le recrudescenze (eventuali, speriamo non ci siano più) del Covid. Lo sa bene il Governo che conta sopratutto con le vaccinazioni di blindare il sistema scuola (nel Lazio tra pochi giorni partirà l’open day destinato ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni).

«Confidiamo di arrivare a settembre e ottobre con un livello di immunizzazione che ci permetta di tornare alla normalità. Per quanto riguarda la scuola, l’obiettivo è tornare con tutti gli studenti in aula, perché la scuola non è solo un percorso formativo ed educativo, ma è anche fare relazione, è inclusione sociale. Svolge un ruolo fondamentale», ha affermato a tal proposito ad Agorà, su Rai 3, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute.

 

 

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