Negli scontri a Roma dello scorso 9 ottobre il poliziotto infiltrato “stava verificando il moto ondulatorio della camionetta assaltata”. Fanno discutere le parole del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese rese ieri, martedì 19 ottobre, alla Camera dei deputati. Le dichiarazioni sono state pronunciate davanti ai parlamentari in merito alla manifestazione no green pass, che è culminata nell’assalto alla sede della Cgil. Fratelli d’Italia e Lega avevano chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno dopo quanto era avvenuto. Ad alimentare i sospetti di un’azione non coordinata, un video circolato in rete dove si vede un uomo, poi rivelatosi un agente, prima picchiare un manifestante e poi incitare la folla durante l’assalto a una camionetta della polizia.
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Scontri Roma, poliziotto infiltrato: Lamorgese respinge le accuse
La ministra respinge i sospetti di un mancato intervento delle forze dell’ordine durante la manifestazione. “Questa lettura non tiene conto del susseguirsi dei fatti – ha dichiarato ieri il capo del Viminale –. C’è un chiaro rischio di infiltrazione di frange eversive e quanto accaduto non dovrà ripetersi” ha detto in Aula. Ma non ha smentito la presenza di poliziotti in borghese, tra cui quello che ha preso parte all’azione per ribaltare il mezzo delle forze dell’ordine. “Quell’operatore stava verificando la forza ondulatoria esercitata sul mezzo affinché non si ribaltasse”. Una spiegazione che non ha convinto molti e ha scatenato le polemiche.