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Come scegliere le pastiglie per i freni a disco della propria bici

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torrevecchia bambino travolto

Le pastiglie per freni a disco rappresentano un componente fondamentale per la corretta conduzione della propria mountain bike (MTB). Ma come sono realizzati? E come poter effettuare la migliore scelta per la propria due ruote preferita?

 

Iniziamo con il rammentare, soprattutto a beneficio dei meno addetti ai lavori, che le pastiglie per i freni a disco della MTB sono costituite da due parti: la prima è una piccola placchetta metallica, in battuta con il pistone del freno; la seconda è una superficie di contatto che invece serve a creare il giusto attrito con il disco.

 

Ebbene, proprio quest’ultima parte diviene una scelta fondamentale per poter adattare le pastiglie per i freni della mountain bike al proprio veicolo, alla stagione e allo stile di guida che si è soliti adottare.

 

Risulterà infatti ben noto anche ai meno esperti che le pastiglie dei freni a disco della MTB non sono tutte uguali, e che la loro usura cambia anche in maniera sensibile sulla base dei modi e delle condizioni di utilizzo. Proprio per questo motivo consigliamo sempre di controllarne con frequenza lo stato di “salute” e se vi accorgete che sono esaurite o sono in fase di esaurimento, sostituirle facendosi eventualmente aiutare da un esperto.

 

Chiarito ciò, possiamo certamente aggiungere come esistano diverse tipologie e materiali di pastiglie per freni MTB.

 

Per quanto concerne i materiali utilizzati, le placchette sono disponibili in acciaio, alluminio e titanio. Delle tre, le migliori sono sicuramente quelle in titanio, contraddistinte però da alti costi e (anche per questo) una minore domanda. È comunque possibile ottenere ottimi risultati anche attraverso le placchette in acciaio e in alluminio, con le prime che tendono a inibire meglio il trasferimento del calore, garantendo i migliori risultati nelle lunghe frenate.

 

Un secondo elemento che consigliamo di valutare è poi legato alla superficie frenante, a sua volta declinabile in materiali organici, semimetallici e metallici sinterizzati.

 

In linea di massima, la scelta di un materiale organico permetterà di disporre di un attrito più morbido, grazie alla presenza di una buona quantità di resine, di gomma naturale e di polimeri. La frenata sarà lineare, rapida e potente, discretamente silenziosa. La durata nel tempo è però più bassa rispetto alle altre pastiglie.

 

L’uso di materiali semimetallici permetterà invece di disporre di un mix tra materiale organico e ferro, rame o grafite. La frenata è più rumorosa se non si entra in temperatura. Infine, l’uso di materiali sinterizzati permetterà alla piastra di poter offrire una durezza e una resistenza all’abrasione sicuramente maggiori rispetto a quanto possono proporre le altre pastiglie in commercio, incrementando inoltre tali qualità con il passare del tempo. Di contro, si tratta di pastiglie piuttosto rumorose, e soggette a micro vibrazioni che potrebbero risultare fastidiose, ma ideali per condizioni di bagnato.

 

Come risulta ben intuibile dalle righe di cui sopra, la scelta delle pastiglie potrebbe dunque essere più complessa di quanto si possa valutare superficialmente. Meglio parlarne con un esperto, condividendo con lui ogni dettaglio sul nostro stile di guida!

 

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