Incastrati dalle foto-trappole alcuni scaricatori seriali di rifiuti sulle strade della Capitale. I criminali ambientali si avvalevano di autocarri noleggiati illegalmente e, una volta caricata la spazzatura a bordo, la scaricavano in giro per Roma. Adesso però la loro attività è stata interrotta dalla Polizia Locale.
Decisive le telecamere
L’illecito scoperto oggi dai caschi bianchi è la dimostrazione che le telecamere, oltre a fungere da deterrente, sono in grado di inchiodare gli autori di questi gesti alle loro responsabilità. In particolare nelle scorse ore, dopo aver visionato alcune delle tante immagini riprese dalle fototrappole posizionate sul territorio capitolino, gli agenti hanno avviato le indagini.
Da qui è emersa l’attività di abbandono dei rifiuti, perlopiù mobilio e altri materiali, in vari punti della città, soprattutto nel quadrante sud-est, in prossimità di cassonetti dei rifiuti, sui marciapiedi o a bordo strada. Del resto notizie di questo tipo non sono nuove: di tale fenomeno ci eravamo occupati ad esempio già in questo articolo analizzando l’attività degli svuota cantine che con la loro attività riescono a mettere insieme a Roma e nell’hinterland anche fino a 1.000 euro al giorno.
Multe e sequestro dei mezzi
Avviati tutti gli accertamenti del caso, gli agenti del NAD (Nucleo Ambiente Decoro), sono risaliti ai responsabili, rilevando un’ulteriore anomalia: gli autocarri, infatti, venivano noleggiati senza l’autorizzazione prevista per tale attività, tanto che i nomi dei conducenti non comparivano nei libri contabili della società.
A seguito delle irregolarità riscontrate, gli operanti procedevano al sequestro dei mezzi, in aggiunta alle sanzioni elevate, per un ammontare superiore ai 2mila euro. Sono tuttora in corso le indagini per risalire ad altri responsabili che, a vario titolo, risulterebbero coinvolti in una rete illegale sulla gestione e smaltimento dei rifiuti. Non a caso, appena un mese fa, ricorderete, c’era stato un altro maxi sequestro da parte della Polizia Locale.