Dalle prime luci dell’alba gli uomini della Squadra Mobile di Roma con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, dell’U.P.G.S.P. e della Squadra Mobile di Viterbo hanno passato al setaccio il quartiere di Acilia, a Roma Sud, e hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di ben 13 persone, anche se a conti fatti questa mattina ne sono state arrestate 9. Tutte loro sono indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e alla cessione e detenzione ai fini di spaccio. Una vera e propria organizzazione criminale che vede a capo persone di nazionalità italiana e albanese, un sodalizio sgominato con gli arresti di questa mattina.
Blitz antidroga ad Acilia: i nomi
Arresti, perquisizioni e ‘personaggi’ già noti finiti nel mirino di chi indaga. Tra gli indagati spuntano i nomi degli albanesi vicini al clan Guarnera: il pugile Petrit Bardhi, meglio conosciuto come “Titty”, l’amico di Arben Zogu “Riccardino”, che con un altro pugile, sempre albanese, Orial Kolaj, appartiene alla batteria di Ponte Milvio, quella legata a Fabrizio Piscitelli, ‘Diabolik’ e capo ultras della Lazio freddato con un colpo di pistola nel 2019 mentre si trovava al Parco degli Acquedotti. Ma non solo. Tra di loro anche una cantante albanese, Lila Elsa, trapiantata in Italia.
I dettagli della maxi operazione
Chi indaga ha ricostruito il modus operandi di questa maxi organizzazione criminale, tutta dedita allo spaccio sullo sfondo di Acilia, nel X Municipio della Capitale. I malviventi acquistavano la droga, la trasportavano, in ingente quantità, su macchine intestate a terzi e nascondevano tutto in case e box. Prima gli incontri nei bar di Acilia, quasi i ‘summit’ per mettersi d’accordo e pianificare le strategie, poi le basi di stoccaggio anche a Torrevecchia, altro quartiere di Roma dove è stato scoperto un seminterrato utilizzato come box.
Ricercato un albanese
Un altro cittadino albanese, che tra l’altro avrebbe ricoperto un ruolo fondamentale e di spicco nell’organizzazione, è attualmente ricercato. Nei suoi confronti, infatti, è stato emesso un provvedimento restrittivo perché risulta irreperibile in Italia. La macchina per rintracciarlo si è messa in moto, ma lo sguardo degli investigatori è rivolto anche all’estero per via delle sue collaborazioni con i connazionali.