Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, si è rivolto, in data odierna, ai NAS Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. Denunciata l’emergenza sanitaria in atto a Roma Capitale, Campo Rom di Castel Romano e richiesta attività ispettiva e di polizia giudiziaria.
PIU’ DI MILLE PERSONE A RISCHIO
Sono 1076 le persone che stanno affrontando una situazione di vita drammatica: accertate e conclamate decine e decine di casi di scabbia, rogna, epatiti, leucemie, leptospirosi. In cinque anni, nella stessa area sono decedute 63 persone a seguito di condizioni igienico sanitarie drammatiche.
Gli impianti fognari, già messe sotto sequestro nel febbraio 2017 dal Vice Comandante della Polizia Municipale di Roma Capitale Lorenzo Botta sono esplosi invadendo tutta l’area ed una riserva naturale adiacente al campo.
5 MESI SENZA ACQUA
Da cinque mesi non viene garantita l’erogazione dell’acqua, da venti giorni è inoltre interrotta l’erogazione di energia elettrica. Sono situazione sanitarie denunciate dalla stessa ASL Roma 2 da ben due anni e rimaste completamente inascoltate dall’Amministrazione del Sindaco Raggi. La Polizia Municipale chiamata ad affrontare giornalmente l’emergenza sta denunciando, tramite i propri sindacati, la propria inadeguatezza ad intervenire in modo appropriato.
Lunedi 25 settembre, sarà l’Onorevole Stefano Fassina a sottoporre “interrogazione parlamentare urgente” allo stesso Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: responsabilità istituzionale obbliga il ministero a garantire, promuovere e tutelare la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività.
E’ quanto è stato deciso durante il secondo congresso del Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti (RSC) svoltosi ieri nel Campidoglio, Sala del Carroccio. Un evento al quale hanno partecipato 80 delegati provenienti dai Campi di Roma.
Amplissima rappresentanza da Castel Romano al Camping River, Marta Bonafoni Consigliere della Regione Lazio, Stefano Fassina Parlamentare e Consigliere di Roma Capitale. Decine di interventi tra cui Odisej Cizmic, Alija Hamidovic, Marta Bonafoni, Ion Dumitru, Safet Sejdic, Serid Sejdic, Stefano Fassina, Sabaheta Hamidovic, Erdo Hamidovic, Enea Romulos, Michela Ottavi, Ferid Sejdic, Zarko Hadzovic, Marcello Zuinisi.
Parallelamente all’azione parlamentare verrà promossa azione istituzionale e diplomatica nel Consiglio Comunale di Roma Capitale per chiedere il differimento della chiusura del Camping River. Ad oggi, nessuno dei 430 residenti ha ottenuto un contratto di abitazione e la chiusura del Campo è fissata per il 30 settembre 2017.
L’INCONTRO CON IL SINDACO
A metà della prossima settimana previsto un incontro con il Sindaco Virginia Raggi, l’Onorevole Stefano Fassina ed i delegati Rom Sinti Caminanti del Camping River e Castel Romano.
Costruire insieme, passo dopo passo, la soluzione per affrontare i drammatici problemi sociali, sanitari, abitativi, lavorativi di RSC e dei senza fissa dimora di Roma Capitale, affermando la legalità e l’assoluto rispetto degli Accordi Quadro Strutturali Europei e della Strategia Nazionale di Inclusione. Il Tavolo di Inclusione RSC deve essere fatto con RSC rispettanto la governance.