In questo articolo parleremo di quanto consuma un ventilatore acceso per 30 minuti o anche più. Quanto incide sulla bolletta?
Mentre le temperature continuano a salire, cercare sollievo dal caldo all’interno dei confini delle nostre case diventa una richiesta valida.
Nella battaglia contro il torrido clima estivo, il ventilatore si propone come una valida alternativa al condizionatore.
Sebbene sia innegabile che un ventilatore non possa rinfrescare una casa come un condizionatore d’aria, è altrettanto innegabile che l’utilizzo di un ventilatore fornisca effettivamente una brezza rinfrescante che avvantaggia non solo l’ambiente ma anche noi stessi.
Tuttavia, sopra ogni altra cosa, rimane una domanda: qual è il consumo energetico di un ventilatore?
Determinare la risposta precisa a questa domanda è impossibile a causa di molteplici variabili. La durata di un ventilatore in funzione per tutta la notte avrebbe senza dubbio un effetto più significativo sulla bolletta rispetto al costo di un’ora.
Inoltre, il tipo specifico di ventilatore è cruciale per valutarne l’impatto: un modello più moderno in genere produce risultati superiori consumando meno energia.
Tuttavia, se possiedi già un ventilatore funzionante, non è necessario acquistarne uno nuovo in quanto sarebbe una spesa estranea piuttosto che una misura di risparmio sui costi.
Nel caso in cui il tuo ventilatore diventi inutilizzabile, vale la pena notare che esistono modi alternativi per riutilizzarlo in modo creativo attraverso il riciclaggio.
Ventilatore accesso per l’intera giornata: quanto consuma?
A causa delle numerose variabili in gioco, come il modello, la potenza, l’utilizzo e le tariffe elettriche, è possibile fornire solo stime relative al consumo.
In media, un ventilatore consuma da 50 a 100 Watt all’ora, che è significativamente inferiore rispetto ai 700 Watt all’ora consumati da un condizionatore d’aria.
Se un ventilatore viene azionato ininterrottamente per una durata di 12 ore, i costi associati possono variare da 25 a 60 centesimi di euro, a seconda del modello specifico.
Ventilatore accesso per l’intera notte: quanto consuma?
Quando si considera l’utilizzo di un ventilatore da 45 W e supponendo che una persona media dorma 8 ore ogni notte, diventa necessario calcolare il consumo totale di energia.
Moltiplicando il wattaggio della ventola (45W) per il numero di ore (8), arriviamo a un totale di 360 Wh, che equivale a 0,36 KWh.
Per determinare il costo, questo consumo totale deve essere moltiplicato per la tariffa di 1 KW all’ora (supponendo che abbia un prezzo di 0,15 centesimi per kW all’ora).
Il calcolo è semplice: moltiplicando 0,36 kWh per 0,15 € si ottengono 0,054 centesimi di euro. È evidente che far funzionare un ventilatore per tutta la notte ammonterà a poco più di 5 centesimi di euro.
Bisogna tener conto delle diverse velocità del ventilatore e del corrispondente consumo di energia. Se la ventola viene lasciata alla velocità 2 su 4, invece di consumare 45Wh, consumerà 22,5Wh.
Tuttavia, per calcoli più accurati, è indispensabile consultare i valori specifici relativi al proprio contratto di fornitura di energia elettrica.
Il consumo di un ventilatore a piantana
Supponendo che il tuo ventilatore a piedistallo utilizzi 50 watt di potenza e rimanga operativo per una durata di 8 ore, l’energia totale consumata dal ventilatore ammonterebbe a 400 watt all’ora, equivalenti a 0,4 chilowattora.
Per determinare il costo giornaliero in euro si può moltiplicare questo valore per la tariffa di 0,30 euro al chilowattora. Pertanto, il risultato è di 0,12 euro, che si traduce in un costo mensile di 3,6 euro.
Il consumo di un ventilatore da tavolo
Questo particolare modello è specificamente progettato per fornire una brezza fresca in aree compatte e il suo più grande vantaggio risiede nella sua portabilità senza sforzo.
Per illustrare, prendiamo in considerazione un tradizionale ventilatore da tavolo, che consuma circa 34 Watt.
Supponendo che venga utilizzato per 8 ore, consumerebbe un totale di 272 wattora o 0,272 chilowattora.
Dato che il costo dell’energia elettrica è di 0,30 euro al chilowattora, la spesa giornaliera stimata sarebbe di circa 0,08 euro. Di conseguenza, il costo mensile ammonterebbe a circa 2,4 euro.
Il consumo di un ventilatore a colonna
I ventilatori a colonna, ampiamente utilizzati, hanno in genere potenze in uscita comprese tra 20 W e 70 W.
L’esatta potenza in uscita dipende dal modello specifico e dalla velocità a cui vengono azionati.
Per determinare il consumo energetico, è necessario considerare non solo la potenza erogata, ma anche il costo dell’energia e la durata dell’utilizzo.
Per ottenere queste informazioni, è necessario fare riferimento ai termini riportati nel contratto fornito dal proprio fornitore.
Ribadiamo: le cifre fornite sono approssimative e variano a seconda del modello, della capacità energetica e del costo del fornitore di energia specifico.
Come evitare gli sprechi
Per ridurre al minimo gli sprechi, è vantaggioso ottimizzare l’utilizzo di un ventilatore. Ecco sei suggerimenti per risparmiare energia e finanze:
- per evitare il surriscaldamento, si consiglia di estendere completamente il cavo di alimentazione ed evitare nodi o grovigli;
- per una ventilazione ottimale si consiglia di posizionare il ventilatore ad una distanza di almeno un metro dalla parete. Ciò assicurerà che riceva un flusso d’aria sufficiente;
- assicurarsi che la ventola sia posizionata in modo da consentirle di ruotare al massimo;
- per una circolazione ottimale dell’aria, si consiglia di posizionare un ventilatore in uno degli angoli di una stanza. Questo posizionamento strategico consente al ventilatore di far circolare efficacemente l’aria in tutto lo spazio;
- regola l’angolo della ventola leggermente verso l’alto o verso il basso e attiva la funzione di rotazione per espandere la sua area di copertura.
Infine, assicurati di oscurare la stanza ogni volta che vi entra la luce solare diretta.