Quindi avete deciso di portare il vostro amico a quattro zampe in una delle vostre avventure nella natura incontaminata. È sicuramente un’ottima idea perché si tratta di un’esperienza unica che rafforzerà ulteriormente il vostro legame, senza contare che ne trarrà giovamento anche il portafoglio, visto che non spenderete migliaia di euro per una vacanza a Ibiza o in qualche località balneare esclusiva.
Ma fare trekking con il cane non è così semplice come prendere il guinzaglio e uscire per la solita passeggiata in città, comportando invece una serie di difficoltà che è meglio non sottovalutare nell’interesse dell’animale e del suo padrone.
Ecco perché abbiamo pensato di scrivere una mini guida dedicata all’argomento, che vi aiuterà a pianificare e organizzare le escursioni al meglio affinché l’esperienza diventi positiva per tutti, umani e pelosi!
Consultiamo prima il veterinario
Prima di partire all’avventura bisogna capire se il nostro pet è in grado di affrontare un’escursione in montagna senza rischi per la sua salute.
Anche se lo conosciamo meglio di chiunque altro, solo il veterinario saprà dirci se è pronto per fronteggiare questo tipo di esperienza. Dopo un’attenta visita, il medico potrà infatti valutare se la forma fisica, la resistenza e lo stato di salute generale dell’animale sono tali da permettergli di intraprendere uno stile di vita più attivo.
Oltre ad accertarsi che il cane sia coperto da tutte le vaccinazioni obbligatorie (Cimurro canino, Parvovirus e rabbia), il veterinario potrà anche decidere di sottoporlo a una profilassi vaccinale integrativa, come quella contro la leptospirosi e la malattia di Lyme trasmessa dalle zecche, per proteggerlo da gravi patologie facilmente trasmissibili.
Facciamo pratica!
Una volta superato lo scoglio della visita veterinaria, arriva la parte più divertente: fare un po’ di pratica per insegnare al cane come comportarsi quando si ritroverà a passeggiare in un ambiente nuovo e pieno di pericoli. A tal proposito, si rivela utile portarlo in un parco o in un bosco non molto distante dalla città per addestrarlo e capire di cosa avrà bisogno durante il trekking nella natura incontaminata.
Cominciate con delle uscite brevi (una o due ore al giorno), preferibilmente nelle giornate in cui il tempo è sereno, per poi passare a passeggiate leggermente più lunghe (cinque ore tra andata e ritorno), aumentando la distanza di volta in volta.
Questo rafforzerà la muscolatura e la resistenza fisica del vostro peloso e, se avete intenzione di lasciarlo libero durante l’escursione, dovrete addestrarlo anche a rispondere immediatamente ai vostri comandi in modo da prevenire ogni possibile incidente.
La sicurezza prima di tutto
Ovviamente, anche quando si fanno delle escursioni con il proprio cane al seguito è importante equipaggiarsi con la giusta attrezzatura e un buon GPS da trekking (leggere qui per ulteriori informazioni al riguardo).
Anche se è difficile che qualcosa vada storto, è sempre meglio essere preparati a ogni evenienza, munendosi di un kit di primo soccorso che contenga i presidi medici indispensabili e anche una pinzetta per rimuovere le zecche. Anche controllare le condizioni meteo e del sentiero prima di mettersi in cammino può aiutarci a prevenire ogni possibile incidente.
Oltre a un impermeabile per cani, è buona norma equipaggiarsi con delle apposite protezioni per le zampe (scarpe, stivaletti e calzini antiscivolo) per affrontare al meglio terreni accidentati, irregolari o ghiacciati, evitando così che Fido si ferisca.
Attenzione agli animali selvatici e alle piante velenose
Vi è mai capitato di vedere il vostro cane masticare qualcosa e gridare “Cos’hai in bocca!”, iniziando così un divertente gioco a rincorrersi come il gatto con il topo? Bene, questo è purtroppo uno dei tanti pericoli in cui ci si può imbattere quando si affronta un’escursione con il proprio amico a quattro zampe. Proprio come i bambini piccoli, anche i cani hanno la tendenza a mordere e rosicchiare qualsiasi cosa gli capiti a tiro e, durante le passeggiate tra i boschi, la cosa può essere molto pericolosa.
Se ingerite, alcune specie vegetali (come ortiche, edere velenose e sommacco) sono tossici per i nostri amici animali, quindi prima di mettersi in cammino è buona norma controllare online quali piante potenzialmente pericolose sono autoctone della zona, in modo da stargli a debita distanza.
Infine, ricordate che il guinzaglio è la migliore difesa contro grandi carnivori ed erbivori spinosi: se state pianificando un trekking con il vostro cane in aree sconosciute e poco frequentate è bene sapere in anticipo se c’è qualche predatore in agguato che potrebbe mettere in pericolo l’incolumità di entrambi.
Rispettare la natura
Chiunque abbia a cuore l’ambiente non si sognerebbe di abbandonare sui sentieri cartacce, bottigliette di plastica e confezioni di alimenti. Oltre a questo, quando si fa escursionismo con il proprio cane è fondamentale (per non dire obbligatorio!) raccogliere i suoi bisogni per mantenere la zona pulita ed evitare, al contempo, la potenziale diffusione di cattivi odori e malattie da scarsa igiene.