La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) colpisce circa il 5-10% delle donne ed è considerata l’alterazione endocrina più comune in età fertile che si associa molto spesso all’infertilità.
Le donne interessate devono spesso convivere con manifestazioni che minano la loro autostima e la qualità di vita. Tra i segni e sintomi più comuni ci sono obesità, aumento della circonferenza addominale anche nelle donne normopeso, difficoltà a dimagrire, disturbi del ciclo mestruale, irsutismo, pelle grassa e acneica.
Tutte queste manifestazioni possono avere degli effetti negativi sul benessere psico-fisico e, di conseguenza, anche sulla qualità di vita (QoL) e sull’identità femminile.
Quali sono i fattori determinanti la QoL delle donne PCOS
La qualità della vita correlata alla salute è molto importante, in particolar modo nelle malattie croniche e si riferisce agli effetti fisici, sociali ed emotivi riportati dalla paziente.
Così diversi studi scientifici si sono concentrati sulla qualità di vita delle donne pcos ed è emerso che i fattori che influiscono maggiormente nella qualità di vita sono irsutismo, irregolarità mestruali e infertilità.
Sessualità, infertilità e qualità di vita
Proprio irsutismo, obesità, irregolarità mestruali e infertilità sono tra le manifestazioni che possono causare maggiormente la perdita dell’identità femminile, con conseguenze sulla sessualità e la vita di coppia.
Le donne con PCOS, infatti, riferiscono una minore soddisfazione sessuale e autostima, tanto che le disfunzioni sessuali sono state diagnosticate nel 28,6% delle donne con la sindrome, mentre solo nel 10,5% delle donne sane.
Questo accade perché le disfunzioni psicosessuali hanno origine da sentimenti come depressione, bassa autostima e immagine corporea negativa. Tutti fattori che risultano aumentati nella PCOS e che finiscono per avere un impatto negativo nella sfera intima.
Allo stesso tempo, l’infertilità porta con sé conseguenze che vanno oltre la salute riproduttiva, finendo per coinvolgere la coppia: secondo uno studio danese addirittura il 27% delle donne che convivono con l’infertilità, dopo dodici anni, non ha più una relazione.
Come migliorare la qualità di vita
La sindrome dell’ovaio policistico è una condizione che si associa quindi molto frequentemente ad ansia, depressione, insoddisfazione del corpo e ridotta soddisfazione sessuale.
E visto che l’irregolarità mestruale e l’infertilità non fanno che accrescere la pressione psicologica si rende necessario un approccio multidisciplinare alla PCOS, che includa anche un supporto psicologico per superare alcune di queste difficoltà e migliorare quindi la qualità di vita.