Ci sono cambiamenti impercettibili e trasformazioni sostanziali che caratterizzano il lungo percorso che porta il corpo della mamma a prepararsi alla venuta al mondo del suo bebè. In questo articolo passiamo in rassegna le principali tappe del cambiamento per non essere prese alla sprovvista e sapere per grandi linee cosa attende il proprio corpo.
In alcuni casi, sapere cosa sta succedendo all’organismo in generale, aiuta a leggere i segnali del corpo in maniera serena e consapevole. Così da evitare inutili preoccupazioni o per fare a meno di disturbi evitabili con piccoli accorgimenti.
Il primo trimestre
In questo periodo cambiano molte più cose di quanto si potrebbe immaginare. Oltre alla inevitabile trasformazione del carico ormonale in circolo, piccole trasformazioni possono già fare intuire l’inizio della gravidanza. La pancia è ancora piccola e non è visibile. Questo perché l’utero inizia solo in questa fase a gonfiarsi ma non lo fa in maniera tale da risultare visibile, non lo è molto di più rispetto ai giorni che precedono il ciclo mestruale.
I capelli e lo sguardo, invece, iniziano a trasformarsi. Il tono della pelle si fa più lucente e in generale si gode di un aspetto più sano e gradevole. È il piacevole effetto associato alla ricca secrezione di ormoni che pervade l’organismo e si riflette anche su questo piano fisico. L’umore può cambiare come risposta a questo cambiamento della produzione di ormoni. Questo potrebbe avvenire durante tutta la gravidanza, per questo non c’è da stupirsi se ci si scopre nel fare o pensare cose in modo diverso rispetto a prima.
In questo periodo, il bacino inizia ad adattarsi alla nuova forma e si prepara al cambiamento della distribuzione del peso. L’addome di porta in avanti e l’utero si muove dalla sua posizione abituale. Si parla in questo caso di verticalizzazione dell’utero che man mano spingerà verso l’alto gli organi interni per far spazio alla sacca amniotica e al corpo del feto in crescita.
Secondo trimestre
La schiena continua ad adattarsi alla nuova struttura interna di utero e resto degli organi. Si inarca in maniera più marcata, con una cifosi più evidente e che col passare delle settimane potrebbe produrre dolore. Si flette l’osso sacro, e i legamenti che da qui si collegano all’utero sono responsabili di questo spostamento dell’asse della colonna vertebrale. Il bacino continua a spingersi ancora più in avanti.
Sarà il caso di iniziare, se non lo si faceva prima, dei corsi di ginnastica dolce per la preparazione al parto. Mantenere una buona mobilità della schiena e del bacino sarà utile a evitare il dolore a carico della zona lombare e per aiutare il corpo a sopportare il grande sforzo richiesto durante il parto.
Le nausee sono terminate nella maggior parte dei casi. Questo è il periodo in cui la donna può godere appieno di tutti gli effetti positivi della gravidanza. Il corpo è investito di nuova carica e forza, e non si è ancora eccessivamente provate dall’aggravio del peso e del progredire della crescita del feto. Il seno diventa più prosperoso, potrebbe verificarsi già qualche perdita di gocce di latte dal seno. È il colostro, il primo latte che il neonato berrà e che sarà la primissima e preziosa fonte di nutrimento nei primi istanti di vita.
Anche l’utero continua a crescere e la pancia adesso assume la forma caratteristica che la rende già identificabile a un primo sguardo. È in questa fase che l’utero grava di più sulla vescica e in cui più spesso è necessario andare in bagno per svuotarla. Si potrà decidere in questo periodo di aggiornare il proprio guardaroba, scegliendo vestiti più comodi. I pantaloni, come quelli recensiti su piccolo e forte sono una soluzione comoda e facile da gestire durante tutto il periodo della gravidanza.
Terzo trimestre
L’ultima fase della gravidanza è caratterizzata dalle prime avvisaglie inequivocabili del parto che si sta per avvicinare. Il pancione adesso è il protagonista indiscusso delle discussioni e quando si tende e inturgidisce, indica che l’utero si sta preparando per affrontare le contrazioni che permetteranno la sua dilatazione e il passaggio del feto attraverso il canale del parto.
Si possono avvertire in questa fase dei dolori più marcati alla schiena e in generale ai muscoli che sono responsabili di sostenere il peso maggiore. Per questo è utile non affaticarsi troppo e lasciare al corpo il tempo necessario per il recupero.