Il 23 gennaio 2020 è fissata l’udienza di Cassazione sul ricorso presentato dai legali di Eduard Oprea, il romeno di 40 anni che nell’ottobre del 2016 è salito agli onori delle cronache per aver picchiato, rapinato e violentato una turista australiana di 49 anni a Colle Oppio. Un dramma che sconvolse la città di Roma, e non solo.
Se la Suprema Corte, come riporta il Messaggero, riterrà corretto il percorso dei primi due gradi di giudizio, la condanna dell’uomo a poco più di sei anni di carcere (inizialmente 12, poi ridotti) sarà definitiva. Per la donna australiana però, al dramma già vissuto se ne aggiunge un altro: Oprea è nullatenente ed è quindi lo Stato italiano che deve intervenire per il risarcimento come previsto dal diritto Comunitario. Il giudice ha stabilito per lei una provvisionale di cinquantamila euro, che non incasserà mai. L’avvocato della donna, Mario Rinaldi, si è così espresso: “Intenteremo una causa civile perché un simile risarcimento è del tutto ridicolo. Da quel giorno la signora australiana non si è mai completamente ripresa. Per le vittime di violenza, lo Stato ha definito un risarcimento nella misura fissa di 4.800 euro”.
La donna australiana, infatti, rimase a lungo ricoverata all’ospedale San Giovanni per la frattura del setto nasale e di una costola. Al danno fisico deve aggiungersi anche e soprattutto quello psicologico.