Roma. La povertà è dilagante in alcuni quartieri della Capitale, e le difficoltà continue a cui i senzatetto sono sottoposti tutti i giorni non fanno che acuire l’emergenza. Inoltre, siamo in inverno. Le condizioni climatiche non incoraggiano per nulla: vento gelido, pioggia e freddo continuo spesso mietono più vittime di qualsiasi altra catastrofe naturale. Quando in realtà, l’unica vera catastrofe è di natura esclusivamente sociale, perché una società all’avanguardia e con un alto tasso di civilizzazione non dovrebbe permettere tutto questo. Nella serata di domenica, si è verificata l’ennesima sconfitta della nostra società perbenismo.
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Roma, la sconfitta della società
Due clochard hanno litigato durante la serata. I motivi, quando ti trovi in una condizione del genere, non contano. Conta solo la fame e la disperazione. Prima gli insulti, le grida, poi uno dei due ha è andato oltre tentando di dar fuoco all’avversario. Così, ha incendiato il cuscino su cui l’altro uomo dormiva. Questo è quanto accaduto domenica sera a San Lorenzo. Protagonisti della vicenda due senza fissa dimora, un 55enne ed un uomo di 45 anni.
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Agguato incendiario
A raccontare il fatto, è stata proprio la vittima dell’agguato dopo il litigio, un cittadino algerino che si è recato direttamente nel commissariato vicino poco dopo le 23:00 del 30 gennaio in piazza dei Siculi. Secondo la sua testimonianza, si trovavano entrambi nella piazza universitaria dove di solito passava la notte assieme al suo avversario. Entrambi erano ubriachi e hanno iniziato a litigare per futili motivi. Intanto la polizia ha rintracciato il clochard indiano responsabile dell’agguato incendiario e lo ha sottoposto a fermo.