Due uomini, in due diverse circostanze, sono stati sorpresi dagli agenti di Polizia – impegnati nei servizi di controllo del territorio volti alla repressione dei reati predatori – mentre cercavano di rubare all’interno delle auto in sosta sul Lungotevere.
I fatti
Il primo, in ordine di tempo, a destare i sospetti degli investigatori del I Distretto Trevi Campo Marzio, diretto da Fabio Abis, è stato un uomo che, a bordo della propria utilitaria, procedeva a passo d’uomo e si accostava ad ogni auto di grossa cilindrata parcheggiata, scendeva e controllava, attraverso i finestrini, cosa ci fosse all’interno. Quando i poliziotti lo hanno fermato per controllarlo, in auto gli hanno trovato, occultati sotto al sedile anteriore, diversi arnesi ed oggetti atti allo scasso e per questo è stato denunciato.
Sempre gli stessi investigatori, pattugliando un altro tratto del Lungotevere, hanno notato uno scooter parcheggiato contromano sul marciapiede ed una persona, con il casco indossato, che si aggirava con fare sospetto tra le macchine. Quando poi gli agenti lo hanno visto avvicinarsi ad una smart, che all’interno aveva delle borse ben in vista, abbassarsi al di sotto dei finestrini e cercare di aprire lo sportello, sono intervenuti e lo hanno bloccato. Nello scooter nascondeva arnesi atti allo scasso ed un “Jammer”, utilizzato per interrompere la frequenza radio dei telecomandi delle autovetture per le chiusure centralizzate delle portiere; in casa inoltre i poliziotti hanno scovato circa 200chiavi per serrature di vario genere, altri oggetti atti allo scasso ed altri telecomandi. Al termine degli atti di rito M.D., italiano di 43 anni con vari precedenti analoghi, è finito in manette per tentato furto su autovettura.