Il mondo dello sport, in particolar modo della disciplina ju Jitsu, è in lutto a Roma (e non solo) perché improvvisamente, a soli 46 anni, è morto il maestro Gianluca Nirchio. Un insegnante amatissimo e apprezzato per le sue qualità tecniche, un professionista dal cuore grande, sempre attento e col sorriso. Una morte che ha sconvolto l’intera comunità, una perdita che ha lasciato nel dolore la famiglia, gli amici e tutti i suoi allievi.
Chi era Gianluca Nirchio, il maestro di ji Jitsu morto a Roma
Gianluca Nirchio ieri si trovava sul tappeto della sua palestra in via Civitella D’Agliano a Roma. Quel tappeto che tanto amava: lui, infatti, si stava allenando durante il raduno interregionale quando, improvvisamente, sotto gli occhi sgomenti dei presenti si è sentito male. Si è accasciato a terra e il suo cuore ha smesso di battere: inutili i tentativi di rianimarlo, non c’era più nulla da fare. È volato in cielo amando quello che amava fare, circondato dai suoi ragazzi e da tutti quelli che come lui condividevano la passione per le arti marziali. E ne sono convinti gli amici della Ju Jitsu Fijlkam, che hanno condiviso sui social un post, con tanto di foto, per ricordarlo, con il suo kimono e il suo sorriso inconfondibile.
Gianluca Nirchio, cintura nera V Dan Ju Jitsu FIJLKAM, pluricampione italiano dal 1995 al 2000, membro della Selezione Nazionale Italiana di Ju Jitsu, che insegnava ai più piccoli dal 2000, si è spento così. Improvvisamente, tra rabbia, incredulità e dolore di chi non riesce a darsi pace.
I messaggi di cordoglio e vicinanza
Tanti, troppi, i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia di Gianluca Nirchio. In tanti sui social hanno voluto ricordare il maestro, una colonna portante per molti. Un amico, un fratello, un collega esemplare, che ha lasciato la moglie Chiara e la giovanissima figlia Luna.