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Roma, scoperta organizzazione paramilitare terroristica: la ”jihad bianca” insegnava ai ragazzi come confezionare esplosivi

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Roma, scoperta organizzazione paramilitare terroristica: la ''jihad bianca'' insegnava ai ragazzi come confezionare esplosivi

Roma. Una lunga e complessa indagine che ha portato, infine, all’arresto del fondatore di una delle associazioni paramilitari più temute e sovversive degli ultimi anni. E’ nota come ”Unione forze identitarie”, o con acronimo UFI. Una struttura paramilitare suprematista, operativa su tutto il territorio nazionale. E molto vicina al gruppo estremista e suprematista bianco FEUERKRIEG DIVISION, ramo della più nota “ATOMWAFFEN DIVISIN”, inserito dal governo britannico nella lista dei gruppi terroristici più pericolosi.

Nel pomeriggio di ieri, su richiesta di questa Procura della Repubblica, è stato tratto in arresto il fondatore e leader della UFI: “Associazione Sovversiva” è il capo d’imputazione sulla base del quale il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma ha anche disposto per altri 4 componenti dell’organizzazione, con ruoli di spicco, la sottoposizione all’obbligo di dimora (3 persone) ed all’obbligo di presentazione alla PG (una persona).

Le indagini di Roma e l’organizzazione

L’attività investigativa ha evidenziato una struttura sovversiva di “ultima generazione”. Operativa sul web attraverso una intensa opera di propaganda nazionalsocialista e razzista, e nel mondo reale con basi logistiche secondo un modello definito di “stay behind”, ovvero segreto-paramilitare, in grado di operare nei casi di necessità. Le indagini hanno messo in evidenza come l’opera di proselitismo fosse proiettata alla radicalizzazione del pensiero estremista di ragazzi. Spesso minori con situazioni di disagio, secondo processi tipici di contesti eversivi fondamentalisti. 

Indottrinamento e addestramento alle armi

L’indottrinamento avveniva anche mediante l’esaltazione delle azioni terroristiche, definite come “Jihad bianca”, commesse dai c.d. “lupi solitari”: Anders Behring BREIIVIK, Luca TRAINI, Brenton TARRANT, Stephan BALLIET, John EARNEST. Preoccupanti sono state anche le istruzioni che UFI forniva ai suoi giovani sodali sul confezionamento di esplosivi o sulla fabbricazione artigianale di armi, anche con l’uso di sostanze chimiche facilmente reperibili sul mercato. Nei confronti di altri 4 associati, residenti su tutto il territorio nazionale, questa Procura ha disposto perquisizioni, che sono in corso.

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