Una casa di prostituzione a due passi da piazza Irnerio è stata scoperta e smantellata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro e della Stazione Roma Madonna del Riposo.
I militari, avuto sentore della probabile attività illecita che si svolgeva in un appartamento di via Pier delle Vigne, hanno avviato una serie di servizi di osservazione che hanno documentato un continuo via-vai di persone dallo stabile attenzionato.
Casa a “luci rosse”: scatta il blitz
Il blitz è scattato quando i Carabinieri hanno deciso di controllare uno dei probabili clienti della casa “a luci rosse”: l’uomo ha confermato i sospetti dei militari che a quel punto hanno deciso di entrare nella casa. Proprio al momento dell’ingresso nell’appartamento, i Carabinieri hanno assistito alla consegna di denaro da parte di una delle donne che si prostituiva nel seminterrato di una tranquilla palazzina, nelle mani di un uomo – un cittadino romeno di 20 anni, nella Capitale senza fissa dimora e incensurato – risultato essere il gestore delle loro attività.
Vistosi oramai scoperto, il ragazzo si è scagliato contro i militari tentando di guadagnare la fuga ma è stato bloccato dopo una breve colluttazione. Nei suoi confronti è scattato l’arresto con le accuse di sfruttamento della prostituzione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. In tasca il giovane sfruttatore aveva 450 euro, sequestrati poiché ritenuti provento dell’attività.
Delle 4 donne impiegate nella casa, tutte di età compresa tra i 20 e 32 anni, in due hanno tentato di approfittare del parapiglia creato dal 20enne per eludere il controllo, minacciando i Carabinieri con un coltello da cucina di 10 cm: per loro è scattata la denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale.