Con l’abilità di un consumato prestigiatore, riusciva, anche di fronte ai dipendenti dei centri specializzati, a scambiare la confezione contenente lo smartphone di ultimo grido con una scatola identica, al cui interno aveva precedentemente inserito delle “mezze torce” per riprodurre il peso dell’imballo originale.
Era questa la tecnica utilizzata dal “mago” del furto arrestato ieri dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina, divenuto il terrore dei negozi di telefonia del Centro Storico della Capitale.
L’uomo, un cittadino della Giamaica di 43 anni, domiciliato nella Capitale in un albergo della zona dell’Esquilino, è stato acciuffato al termine di una laboriosa attività avviata dai militari a seguito delle numerose segnalazioni di furto di cellulari pervenute dai centri specializzati della zona.
I Carabinieri lo hanno fermato proprio mentre era riuscito a mettere a segno un nuovo colpo ai danni di un esercizio commerciale di via del Corso: valore della merce trafugata 1.360 euro.
Dalle sue tasche, inoltre, sono spuntati altri due costosi smartphone di ultima generazione – per un valore complessivo di 1.300 euro – rubati poco prima in un altro negozio di via del Corso e 3.500 euro in contanti, ritenuti provento della sua illecita attività.
La successiva perquisizione scattata nella sua camera d’albergo ha consentito ai Carabinieri di sequestrare altri 13 costosissimi telefoni cellulari – per un valore complessivo di oltre 13.000 euro – tutti senza scatola ma ancora con i sigilli di fabbrica, e la somma di 4.000 euro in contanti, probabile frutto delle sue scorribande.
Tutta la merce è stata recuperata mentre il “mago”, accusato di furto aggravato e ricettazione, è stato trattenuto in caserma in attesa di processo.