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Roma, posto di “blocco fasullo”: finti poliziotti fermavano turisti per rapinarli

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Udine: sfiorata tragedia in autostrada

Roma. Una complessa attività d’indagine effettuata con sistemi tradizionali, nonché’ con le moderne tecnologie, ha permesso agli investigatori della Polizia di Stato del commissariato Flaminio, diretto da Massimo Fiore, di identificare A.I. , 32enne iraniano, resosi responsabile di rapina aggravata in concorso con una donna, consumata il 10 maggio scorso a Prima Porta, a danno di un cittadino peruviano.

In particolare i 2, a bordo di una vecchia Alfa Romeo, vestiti con una sorta di divisa e mostrando una placca simile a quelle in uso alle Forze dell’Ordine, hanno fermato il turista inscenando un controllo di Polizia con tanto di verifica via radio del nominativo. Al “termine del controllo” i finti poliziotti hanno detto alla vittima che il suo cellulare era rubato e con questa scusa si sono fatti svelare il pin e, prima di andare via, gli hanno rubato, oltre all’I-phone, 600 euro in contanti ed una costosa cuffia.

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Le certosine indagini hanno permesso agli agenti di rilevare il numero della targa dell’auto – fittiziamente registrata- ed hanno così scoperto almeno altri cinque episodi perpetrati con il medesimo sistema, in Lombardia e in Veneto. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Roma, ha portato all’emissione di un ordine di custodia cautelare in carcere a carico del rapinatore il quale, dopo essere stato rintracciato in collaborazione con gli agenti del commissariato Marghera, è stato arrestato e condotto in carcere. Sono tutt’ora in corso ulteriori accertamenti finalizzati all’identificazione della complice.

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