Dopo numerose negoziazioni, finalmente il “Comitato Parchi Colombo” incassa il ‘sì’ definitivo per la realizzazione del progetto Playground nel parco “Falcone e Borsellino”. Si è, infatti, conclusa la trattativa della Conferenza dei Servizi che vedeva sedute intorno allo stesso tavolo da un lato le delegazioni istituzionali del CONI, dell’assessorato all’Ambiente, del responsabile Servizio Giardini e dall’altro quella del Comitato portavoce delle istanze degli abitanti dell’area.
A fare da auditore ad ogni seduta della Conferenza vi è stato il combattivo CdQ che ha supportato energicamente l’iniziativa dei residenti di questa zona.
Ma in cosa consiste praticamene il “progetto Playground”? Vediamolo subito.
Nato dalle ceneri del fondo “Sport e Periferie”, su forte impulso del CONI e del Governo italiano, il progetto Playground prevede la costruzione o la riqualificazione di impianti sportivi nelle zone più periferiche della Capitale. Come si evince dal nome, gli interventi saranno effettuati in aree idonee al gioco dei bambini e allo sport. Parliamo quindi di parchi o zone ludiche immerse nel verde pubblico.
Tale opera toccherà i quindici municipi di Roma Capitale vedrà unite le forze del Comune e del CONI, il quale ha già ricevuto i fondi governativi per la completa esecuzione dei singoli progetti.
Tornando a quando detto inizialmente, vediamo nel dettaglio il piano di riqualificazione del parco Falcone e Borsellino. È previsto il rifacimento della pista di pattinaggio, la realizzazione di un campo sportivo polivalente (calcio, basket e pallavolo) e, a grande richiesta del Comitato, di un percorso salute per adulti l’installazione di altri giochi per bambini disabili.
Due saranno i mesi necessari per la completa messa in opera del progetto; l’ingresso e la fruizione delle strutture già esistenti saranno comunque garantite anche se con limitazioni dovute alla presenza del cantiere.
Dopo il successo dei Municipi quattordicesimo e settimo, con entrambi i progetti Playground realizzati ed operativi, ora tocca all’ottavo.
Finalmente questo parco, fondato sul finire degli anni ’70, salvato più volte nel corso degli anni ’80 e ’90 dall’attacco degli speculatori edilizi, grazie alla coraggiosa e tenace difesa del Comitato dei Parchi della Colombo, vivrà una seconda vita e si spera possa ospitare un numero sempre maggiore di utenti, attirati dalla sua nuova veste e dall’aumentata offerta di strutture ludico-sportive.
Non si poteva fare un regalo più bello ai due eroi della patria che dagli anni ’90 prestano il nome a quest’area di verde pubblico.
Alessandro Paolo Berionne
