Una bambina nel reparto neonatologia di pochi giorni di vita era caduta dall’incubatrice battendo forte la testa sul pavimento e aveva rischiato di morire. Il tragico fatto risale alla notte del 23 gennaio 2012. Dopo lunghi 8 anni di indagini e processi per stabilire se ci fosse stata negligenza da parte dell’ospedale Fatebenefratelli sulla Tiberina, ieri è arrivata la sentenza: le due infermiere di turno al momento dell’incidente sono state condannate a due mesi e devono versare un risarcimento di duecentomila euro perché accusate di lesioni colpose.
La piccola era stata trovata a terra proprio dalle infermiere, con un primo referto che stabilì un trauma cranico. Secondo la procura, le due infermiere che erano le responsabili del reparto di terapia sub intensiva avrebbero provocato l’incidente per negligenza, imprudenza ed imperizia consistita nella condotta indicata nel capo d’imputazione. Ovvero per lo sbagliato posizionamento dell’incubatrice, rialzata lateralmente per evitare i problemi di rigurgito alla bambina; per la mancata trazione del portello e per non aver guardato a vista la neonata che è scivolata verso il punto più inclinato, cadendo in terra dall’altezza di un metro e cinque centimetri. Il caposala – assente quella notte – , il medico di guardia e le altre infermiere imputate sono state assolte. I genitori della piccola assistiti dall’avvocato Alessia Angelini si sono costituiti parte civile.