Non ha mai smesso di combattere per la “sua” terra, quel lotto che confina con il campo rom di Castel Romano. Ormai il suo viso è familiare a tutti, specialmente dopo il servizio de Le Iene: è lui che ha guidato il giornalista Filippo Roma nei meandri dell’area che contorna il “Villaggio della Solidarietà”, aiutandolo scoprire le realtà più nascoste, dal momento che vive qui ormai da oltre 16 anni. Ma adesso il problema di Luigi Fazio, detto ‘Rambo’, ex poliziotto (qui una delle interviste fatte con lui), non sono i roghi tossici o i continui furti dei rom, ma le minacce arrivate direttamente davanti alla sua abitazione.
Roma, minacce a Luigi detto “Rambo”, l’uomo che ha collaborato alle inchieste sul Campo Rom di Castel Romano
“Domenica 23 maggio mi sono assentato per quasi un’ora per delle commissioni e, al mio ritorno, ho trovato davanti al cancello di casa, alle ore 11:57, 4 sacchi messi in fila, pieni di escrementi, e un biglietto con scritto “Caro Gigi, per un escremento d’uomo come te, ci vogliono tanti escrementi. Dormi preoccupato!!!” Luigi chiama la polizia e, subito dopo, una sua amica che, vedendo il biglietto, esclama: “Ma questa scrittura è identica a quella della minaccia che ho ricevuto io qualche mese fa!”. Facciamo quindi un salto indietro nel tempo.
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Minacce anche ad un’altra persona
“Un anno fa mi era arrivata la telefonata di un’amica che mi avvisava che qualcuno stava scaricando proprio nei pressi della mia abitazione pezzi di un’automobile. Non era certo la prima volta che succedeva: qui capita spesso che abbandonino spazzatura, pezzi di automobili o altro. Ci sono sempre motivi di discussione con qualcuno. Sono corso sul posto e ho visto la mia amica discutere con una persona, mentre un’altra era già fuggita. Nel frattempo erano state chiamate le forze dell’ordine”.
In pochi minuti sono intervenuti i carabinieri, che hanno preso le generalità della persona. Nel settembre 2020 l’amica di Luigi Fazio esce di casa e davanti al cancello trova una busta con dentro 3 topi morti e una scritta: “Devi farti i c… tuoi: stiamo arrivando”. “La mia amica ovviamente denuncia il fatto, segnalando che l’unico diverbio avuto nel passato è quello con la persona che ha gettato i pezzi di auto. Gli inquirenti periziano il biglietto, nella speranza di trovare impronte digitali che facciano risalire all’autore del gesto, ma ad oggi non si è scoperto nulla”.
Ed eccoci di nuovo al maggio 2021: i due amici vengono ascoltati dagli inquirenti, che periziano anche il biglietto di minacce ricevuto da Luigi. Inizialmente l’ipotesi era quella di ritorsioni legate al passato di Luigi, ex poliziotto, magari qualcuno che voleva fargliela pagare per qualche arresto, ma, vedendo l’altro biglietto, i contorni della vicenda sono cambiati e il collegamento tra i due episodi è apparso piuttosto evidente. Adesso saranno gli investigatori a dover provare chi è a minacciare Luigi e la sua amica, tra le tante persone che vanno a scaricare rifiuti in un’area protetta.