Attimi di paura ieri a Roma, quando un ragazzo di colore ha bloccato il traffico veicolare lungo Via Giovanni Giolitti e a pochi passi dalla Stazione Termini.
La situazione viene ripresa in un video della famoso sito satirico Welcome Favelas, che narra l’azione esagitata del ragazzo africano in prossimità della famosa stazione ferroviaria romana.
L’uomo viene ripreso mentre blocca la circolazione veicolare delle automobili e della corsia riservata ai mezzi pubblici con i famosi monopattini sharing, lanciati a terra e posizionati in mezzo alle carreggiate per frenare il pesantissimo traffico romano che passa ogni pomeriggio in quella zona capitolina.
Il ragazzo di probabile provenienza africana, non contento di quest’azione ha cominciato a inveire contro automobilisti, pedoni e turisti che passavano in prossimità della più importante stazione capitolina. Probabilmente annebbiato dall’uso di droghe o addirittura l’alcol, il ragazzo ha cominciato a chiedere i documenti ai singoli conducenti delle vetture armato di un “coccio di bottiglia”.
Al ragazzo di colore sono serviti tre monopattini sharing per bloccare la circolazione a senso unico di Via Giovanni Giolitti a Roma nel pieno pomeriggio di ieri, con gli automobilisti che sono letteralmente impazziti davanti a questo illegittimo impedimento e hanno aperto il clacson delle proprie vetture per inveire pesantemente contro il responsabile di questo blocco del traffico locale.
Qualche pedone coraggioso e automobilista – come ben si vede nel video – hanno provato a sbloccare la complessa situazione che si era venuta a creare lungo Via Giovanni Giolitti, riscuotendo però solamente una violenta aggressione verbale da parte del ragazzo protagonista del blocco del traffico.
Le autovetture che sono riuscite a oltrepassare il traffico, hanno visto scatenarsi la rabbia del migrante tra rabbia e pugni sulla carrozzeria: nel video di Welcome Favelas viene addirittura ripreso l’uomo dare un pugno a un autobus dell’ATAC, sfiorando quasi di striscio l’autista del mezzo che teneva il finestrino aperto.
L’arrivo delle Forze dell’Ordine per ristabilire la situazione è arrivato solamente dieci minuti dopo, in una situazione che purtroppo rischiava di degenerare in un episodio ben più grave.