‘Mi ha buttata giù dal pullman, mi ha presa a schiaffi’ – è questo quello che racconta Raffaella, la donna di Bari aggredita dall’autista su un FlixBus alla stazione Tiburtina di Roma l’8 luglio scorso. Tutto questo perché la donna, arrivata con largo anticipo, avrebbe chiesto all’autista di sedersi in un posto con il tavolino per lavorare durante il viaggio che l’avrebbe portata a casa a Bari, proprio con il pullman in partenza da Roma Tiburtina alle 11:30. Ma immediata è arrivata la risposta dell’uomo: ‘Il pullman è mio, decido io, vai sopra’.
Da lì, spiega Raffaella alla nostra redazione, è iniziato il putiferio: ‘Il pullman è mio, tu stai zitta, non farmi perdere tempo‘. Dalle parole poi all’aggressione fisica: ‘Mi ha presa per le braccia, mi ha spinta sulla parete e mi ha scaraventato giù, mi ha presa a schiaffi’.
Ma quello che alla donna ha fatto più male – ancor più delle parole e degli schiaffi – è stata l’indifferenza generale di chi, invece, in quel momento poteva fare qualcosa per aiutarla. ‘Tutti zitti, sono saliti sul pullman come se niente fosse’.
Sul posto sono poi intervenuti i Carabinieri che hanno cercato di riportare alla calma l’uomo. I militari hanno verbalizzato quanto accaduto, senza però, stando al racconto di Raffaella, fare nessun controllo all’autista.
‘Sono cose gravissime’ – conclude Raffaella, che è stata poi portata dal personale sanitario del 118 (intervenuto su segnalazione dei Carabinieri) all’Ospedale Sandro Pertini. Per lei 3 giorni di prognosi ed escoriazioni varie.
Sulla questione ha preso parola anche l’azienda FlixBus che si è così espressa: ‘La sicurezza dei passeggeri, e in particolare delle donne, che, grazie ai nostri alti standard di sicurezza a bordo, costituiscono il 55% della nostra utenza, rappresenta per FlixBus la massima priorità. Episodi come quello riportato non sono tollerati e vengono pertanto severamente puniti. Abbiamo avviato immediatamente le dovute verifiche interne, e qualora l’episodio dovesse essere confermato prenderemo seri provvedimenti’.