Una storia terribile quella che arriva da Roma quest’oggi anche sei i fatti risalgono al dicembre scorso. Protagonista una donna picchiata violentemente e abusata dal compagno che dopo essere riuscita a sfuggirgli si era rifugiata in un bar chiedendo disperatamente aiuto. L’uomo, sentendosi in pericolo e temendo l’arresto, si era dato alla fuga cercando infine di espatriare. Ma gli è andata male dato che è stato rintracciato e arrestato.
Picchiata e abusata dal compagno a Roma: i fatti
La mattina del 13 dicembre 2021, in un bar di via Nomentana, la donna, cittadina marocchina di 33 anni – visibilmente sotto shock e con delle vistose ferite al corpo e al volto – aveva chiesto disperatamente aiuto ai presenti raccontando di essere stata violentemente picchiata e abusata dal suo compagno.
Di lì a poco si era presentato però il compagno, un 35enne libico. Stando al racconto fornito dai testimoni, l’aguzzino aveva tentato con la forza di portare via la donna, desistendo soltanto dopo le rimostranze dei presenti per poi darsi alla fuga prima dell’arrivo delle pattuglie dei Carabinieri.
Il soccorso e la caccia all’aguzzino
Nella circostanza, i sanitari del 118 avevano trasportato la malcapitata presso il pronto soccorso del Policlinico Umberto I dove le veniva riscontrato un trauma cranico-facciale e varie fratture, trattenuta in osservazione con prognosi di 40 giorni.
Nel frattempo i Carabinieri della Stazione Roma viale Libia, raccolte le dichiarazioni della vittima e dei testimoni, si sono subito messi sulle tracce del sospettato che, secondo quanto riferito dalla vittima, dimorava in una baracca nei pressi di ponte Tazio. Qui i militari hanno eseguito un sopralluogo nell’alloggio di fortuna, rinvenendo delle tracce ematiche a parziale riscontro del racconto fornito dalla donna. Del sospettato, però, nessuna traccia.
La fuga all’estero e l’arresto
E’ stata così inserita nella banca dati delle forze di polizia una nota di rintraccio per cui il 20 dicembre 2021, quando il cittadino libico ha tentato di attraversare la frontiera di Ventimiglia per dirigersi in Francia è stato respinto, trattenuto e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, condotto infine presso il carcere di Sanremo, dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli.
Il fermo è stato convalidato il 22 dicembre 2021 dal Gip del Tribunale di Imperia che ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere, dichiarandosi incompetente per territorio e trasferendo gli atti al Tribunale di Roma. Con ordinanza del 7 gennaio il G.I.P. del Tribunale di Roma ha rinnovato la custodia cautelare in carcere per il cittadino libico che rimarrà nella casa circondariale di Sanremo. Dovrà rispondere di lesioni personali gravi e aggravate.