Roma. Mense scolastiche con più pasti vegetariani e vegani. ‘Siamo quello che mangiamo’, sentenziava nell’ Ottocento il filosofo Feuerbach, massima che oggi diviene sempre più valida. La proposta di mense con piatti maggiormente vegetali è stata presentata dal gruppo 5Stelle in Campidoglio e sembra muovere dei timidi passi nella direzione di un importante cambiamento.
In particolare, la proposta riguarda il menù dei pasti serviti nelle scuole gestite da Roma Capitale e contempla la riduzione del consumo di proteine animali almeno del 20%. Una scelta importante sia per la nostra salute sia per l’ambiente.
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Mense scolastiche più vegetali: un cambiamento di mentalità
Una drastica riduzione, senz’altro segnale dei tempi che cambiano. Infatti, negli ultimi decenni a questa parte il veganesimo e comunque tutte quelle filosofie e-o stili di vita che contemplano la riduzione o la totale assenza del consumo di proteine di natura animale sono notevolmente aumentate.
Ne danno prova gli altrettanto numerosi influencer vegani che riescono ad ottener un’udienza di pubblico sempre più ampia. Sono diversi infatti i cittadini che scelgono di privilegiare una vita maggiormente sana ed attiva, partendo proprio dall’alimentazione sia per loro stessi sia per i propri figli.
Lo studio
Tornando al progetto presentato in Campidoglio esso non manca di stime e dati. In primis, lo studio del 2013 del News England Journal of medicine nel quale veniva spiegato come una dieta vegana riducesse del 32% le malattie cardiovascolari.
Senza considerare poi che, a partire dal 2002, il numero di vegetariani e vegani è radicalmente raddoppiato. Si è passati infatti da 3 a 6 milioni di persone, cifre importanti e che fanno riflettere.
Alimentazione maggiormente vegetale nelle mense, quali benefici?
Oltre a rispondere alle esigenze di molte persone, il cambio di menù nelle mense scolastiche avrebbe anche un’altra serie di benefici. In termini economici infatti, si alleggerirebbero i costi: la proposta stima un risparmio di 1.253.849 euro, nonché la possibilità di salvare la vita a 31.064 animali se nei prossimi 4 anni il consumo di carne venisse ridotto del 20% e venisse instituito un giorno 100% vegetale.
Il comune non ha ancora affidato il bando valido dal 2021 al 2026, da qui l’avanzamento della proposta. Essa potrebbe rappresentare davvero una stimolante sfida e un prezioso cambiamento nel modo in cui si è pensato all’alimentazione fino a questo momento.