Ventiquattro anni di carcere, questa la pena che un uomo di origini romene dovrà scontare per aver massacrato di botte la propria compagna fino ad ucciderla. I fatti sono avvenuti nel parco ‘Don Picchi’, nel quartiere della Montagnola a Roma, l’11 maggio del 2020. Ora, la prima Corte d’Assise del tribunale di Roma ha condannato l’uomo — un senza fissa dimora di orgini romene — a 24 anni di carcere.
La vittima di una simile violenza, Maria Drabokova, aveva 40 anni ed era di origini slovacche. La donna è stata trovata da un passante semicoperta, in stato di incoscienza e con evidenti segni di violenza sul volto. A seguito delle gravi lesioni riportate, la donna è morta il giorno poco dopo in ospedale. Il suo assassino, è stato invece condannato per omicidio aggravato dai maltrattamenti; il pubblico ministero Vittoria Bonfanti aveva chiesto l’ergastolo.
L’omicidio di Maria Drabokova
I terribili fatti risalgono ad una mattina dell’11 maggio 2020. La donna fu ritrovata da un passante distesa su un prato, semicoperta e in uno stato di incoscienza. Allertato dal passante, il personale sanitario ha trasportato la donna in codice rosso all’ospedale San Giovanni Addolorata ma non ci fu nulla da fare. Morì infatti il poco dopo a seguito delle gravi lesioni riportate. Tuttavia, le indagini proseguirono e i Carabinieri del comanda provinciale di Roma — dopo aver effettuato il sopralluogo dell’area e ascoltato le testimonianze di alcune persone che potevano conoscere la vittima — ricostruirono la dinamica dell’aggressione. Le indagini permisero subito di risalire al compagno della vittima, che come detto, è oggi condannato a 24 anni di carcere.