Roma, è allarme per l’ultima follia tra i giovani: lanciare i sassi ai canottieri sul Tevere dopo essersi appostati sui ponti. Un’assurdità che si fatica perfino a scrivere e commentare, che ricorda il lancio dei sassi dai cavalcavia sulle strade. Una moda senza senso che rischia però di far male, ma seriamente, a qualcuno.
Pontina, dal campo rom di Castel Romano continuano a ‘volare’ sassi
Venerdì scorso in particolare, 17 maggio 2019, i canottieri della Tevere Remo sono finiti bersaglio di una pericolosissima sassaiola che ha causato il ferimento di un atleta, oltre che a causare danni ad un’imbarcazione.
Roma, sassi ai canottieri sul Tevere: cosa è successo
Un gruppo di ragazzi appostati sul ponte ferroviario della linea Roma-Viterbo (non distante dal ponte dell’Olimpica) ha aspettato il passaggio sul Tevere di una barca di canottieri della Tevere Remo; dopodiché, quando erano sufficientemente a tiro, ha scatenato su di loro una pioggia di sassi.
«Non un solo sasso quindi, ma tanti, ripetutamente, per fare male. E non sassolini, ma i sassi della massicciata del binario, di oltre 10 cm di diametro l’uno. Per fortuna (grandissima fortuna) non è morto nessuno», racconta la compagna di un atleta.
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Un atleta dei quattro a bordo, Paolo Ravagnani, è rimasto ferito al piede e la barca ha subito danni. Un fatto grave, che non sarebbe nemmeno isolato, per il quale è stata sporta denuncia ai Carabinieri che ora indagheranno sull’accaduto. E un messaggio ai naviganti (in tutti i sensi): fate attenzione. Nel frattempo i circoli della capitale si sono mobilitati per fare il punto della situazione e capire come arginare il fenomeno.